Antibracconaggio. Cacciava nel Parco Nazionale d’Aspromonte violando il silenzio venatorio: fermato dal Corpo Forestale dello Stato

San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria). Operazione antibracconaggio portata a termine dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di San Giorgio Morgeto e di Oppido Mamertina all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Nell’espletamento del servizio antibracconaggio, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, in località “Barca” in agro del Comune di San Giorgio Morgeto, hanno intravisto a circa cento metri dalla strada asfaltata, la S.P. 35, un soggetto che imbracciava un’arma lunga nel tipico atteggiamento venatorio con a seguito un cane. Il soggetto si trovava all’interno di un bosco di faggio, ricadente nella Zona B (area di riserva generale orientata). Gli agenti avvicinatisi al soggetto gli hanno intimato di scaricare il fucile da caccia e lo hanno invitato a richiamare e legare il cane di razza setter.
Gli agenti hanno proceduto quindi all’identificazione del soggetto, S.C. di 63 anni, nato e residente a Siderno, contestandogli il reato di esercizio dell’attività venatoria in giorno vietato e all’interno dell’Area Protetta del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Si è quindi provveduto al sequestro dell’arma (nu fucile da caccia semiautomatico Benelli calibro 12) e delle munizioni (33 cartucce a munizionamento spezzato) e alla denuncia dell’uomo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi per violazione della Legge 394/91 (Legge quadro sulle aree protette) e della Legge 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio).

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