Reggio Calabria. Per l’ultimo spettacolo di dicembre a cura dell’Associazione Spazio Teatro, per la rassegna dedicata ai bambini, va in scena, in collaborazione con La Biblioteca dei Ragazzi e Interlinea Editore, la Prima della trasposizione di “Mastino e Biancaluna” l’avventurosa fiaba di ambientazione medioevale; scritta da Guido Quarzo autore di narrativa per ragazzi, vincitore nel 1995 del prestigioso Premio Andersen. Interamente rielaborata da Gaetano Tramontana che, in compagnia di Mimmo Fiore, ha dato vita alle pagine della favola con sapiente maestria tenendo alta l’attenzione dei bambini e degli adulti ospiti del piccolo Teatro.
Mastino di Pietralarga, il burbero protagonista, non ha paura di nulla, è un vero guerriero d’altri tempi, crudele e senza scrupoli. Ma ad un certo punto, inaspettatamente, si innamora della bella Biancaluna.
La giovane donna è però incredula e lo invita a riflettere: perché tutti hanno paura di qualcosa, nessun uomo può essere esente dalla paura, se così fosse non sarebbe umano. Al fine di conquistare il cuore della donna amata, Mastino è disposto a cercare qualcosa che lo spaventi e così comincia il suo viaggio.
Tra tante avventure sconfigge mostri di ogni tipo – il simpatico Drago Puzzone e la particolarissima Serpe Sirena – e nel suo peregrinare incontra personaggi molto strani come l’Uomo Nero. Durante il suo fantastico viaggio però Mastino non comprende il vero senso delle parole della sua amata fino al momento in cui si rende conto che è trascorso tantissimo tempo, il tempo che, invece, avrebbe potuto trascorrere nel caldo ed accogliente focolare domestico accanto alla sua adorata Biancaluna. Raggiunta finalmente la maturità emotiva Mastino torna dalla sua amata più consapevole circa l’importanza delle debolezze dell’animo umano.
Una vivace rappresentazione a due dove Gaetano Tramontana, nelle vesti principalmente di narratore interpreta anche tutti gli altri personaggi, accanto ad un instancabile ed espressivo Mimmo Fiore. Squisite, nella loro semplicità, le scenografie, sobri e definiti i costumi tutti elementi curati da Marcella Praticò.
Monica Bolignano