Reggio Calabria. Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti e anche più determinati nella lotta alla ‘ndrangheta. È di alcune settimane addietro l’arresto in Costarica di narcotrafficanti italiani ed è la prima volta che provvedimenti di cattura emesse dalla magistratura vengano eseguiti senza rogatorie. Gratteri, inoltre è titolare insieme a Giuseppe Lombardo di alcuni filoni d’inchiesta delicatissimi su massoneria, ‘ndrangheta e poteri criminali. Già poteri criminali, perché a nostro avviso nell’ultima vigliacca intimidazione ai danni del figlio del magistrato,non si tratta solo di ‘ndrangheta ma di un sistema criminale di cui la ‘ndrangheta è parte. La massoneria in Calabria è ai comandi dell’intera regione e sia la DDA di Reggio che quella di Catanzaro indagano sul tema. Proprio per la Procura di Catanzaro si attende la nomina del nuovo Procuratore e Nicola Gratteri è uno dei papabili. Il Coordinamento Antimafia Riferimenti, chiede che sia fatta immediata chiarezza sulle intimidazioni a Nicola Gratteri, proprio alla luce di tali inquietanti coincidenze come inquietanti risultano le modalità non comuni, dell’atto messo in essere, che, a chi un po’ s’intende, riportano alla mente film già visti e storia conosciuta, episodi mai chiariti, in cui la criminalità si è fatta sistema fondendosi ad ambienti paraistituzionali. In Calabria ma a a Reggio in particolare, molte cose non sono chiare … come talune fughe di notizie riguardanti indagini delicatissime … talpe all’interno di apparati dello Stato che certamente non agiscono per proprio conto … e non si comprende perché ancora non si proceda ad una smobilitazione e ricambio del personale addetto. Allora …il dubbio sorge spontaneo…”Forse ci sono nomi che non devono venir fuori? Perché le intimidazioni….? Esigiamo la verità …
Adriana Musella
Coordinamento Nazionale Riferimenti