Reggio Calabria. Saverio Casile, 65 anni, funzionario presso l’Ufficio Unico Esecuzioni e Protesti (UNEP) della Corte di Appello di Reggio Calabria, difeso dagli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, è stato assolto “per non aver commesso il fatto” dai reati di peculato e simulazione di reato.
Il pm Giovanni Calamita aveva concluso la requisitoria sollecitando la condanna dell’imputato alla complessiva pena a 4 anni e 6 mesi di reclusione. Secondo l’accusa l’uomo si sarebbe appropriato della somma di € 23.000 circa della quale aveva la disponibilità per ragioni di ufficio e quindi avrebbe denunciato falsamente l’ammanco della consistente somma sparita dall’UNEP.
Gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti sul terreno prettamente tecnico, hanno invocato il rigoroso rispetto dei parametri di cui all’art. 192 co. 2 c.p.p. attesa l’assoluta inesistenza nella specie della gravità, precisione e concordanza indiziaria. Gli avvocati Chizzoniti conclusivamente hanno prodotto una doviziosa memoria difensiva integrata dal provvedimento assunto dal Ministero della Giustizia che addirittura ha ritenuto che le acquisizioni istruttorie relative alle indagini preliminari non consentano, al di là di ogni ragionevole dubbio, di supportare l’impianto accusatorio neanche sul versante disciplinare. Dopo circa due ore di camera di consiglio il Tribunale è tornato in Aula leggendo il dispositivo che manda assolto quello che i difensori hanno definito un “autentico clandestino a bordo”, differendo di 90 giorni il deposito dei motivi. Gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti hanno puntualizzato che la sentenza restituisce dignità ed onore ad un autentico quanto inimitabile servitore dello Stato sempre e comunque al servizio della Giustizia.
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