Reggio Calabria. Ieri sera gli agenti della Squadra volante hanno arrestato due uomini, padre e figlio, C.A. di 57enne e il figlio F.A. 32enne, entrambi reggini, presunti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di tentato omicidio, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale.
I due, a bordo di un’autovettura, avrebbero intenzionalmente attentato alla vita di tre giovani, fermi con l’auto in panne al margine della carreggiata sulla S.S. 106 direzione nord, in località San Leo di Reggio Calabria. Le vittime hanno raccontato che i due, dopo avere percorso tre volte il tratto stradale dove stazionavano i giovani, intenzionalmente li avrebbero investiti andandogli addosso con l’auto. Le tre vittime, di 22, 23 e 25 anni, sono state soccorse e trasportate presso gli Ospedali Riuniti, dove uno dei tre è tuttora ricoverato in prognosi riservata presso il reparto di Neurochirurgia. Gli altri due hanno avuto una prognosi di 30 giorni per lesioni agli arti inferiori.
Grazie alla descrizione dell’auto fornita dalle vittime, gli agenti delle Volanti sono riusciti a risalire ai due, che solo un’ora prima dell’aggressione erano stati controllati da una pattuglia dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. La Pantera, infatti, era intervenuta circa un’ora prima all’interno di un distributore di benzina sulla 106, dove padre e figlio stavano litigando. Gli agenti erano riusciti a far tornare la calma tra i due. Un’ora dopo l’aggressione ai tre giovani. Sono in corso ulteriori approfondimenti da parte della Polizia per comprendere le motivazioni dell’aggressione.
Fabio Papalia