Catanzaro. Questa mattina, ho richiesto la convocazione, in forma urgente, della Commissione consiliare Sport con la presenza degli Assessori Mungo (Sport) e Longo (Gestione del territorio) per discutere della situazione del Palasport “Geppe Greco” di Via Paglia. Ho, negli anni e nei mesi scorsi, più volte denunciato lo stato di degrado della struttura, e ora, per le tante società sportive che utilizzano l’impianto dando alla Città un enorme servizio in termini di offerta sociale e sportiva, oltre al danno c’è anche la beffa. Mi riferisco al provvedimento, preso dall’Amministrazione comunale per questioni di sicurezza dopo gli ultimi danni, legati agli effetti del maltempo su una struttura minata da incuria e degrado, di rendere utilizzabile soltanto la parte dell’impianto circoscritta a spogliatoi e terreno di gioco. Un Palazzetto, quindi, a “porte chiuse”: oltre ad atleti, tecnici, dirigenti, arbitri, ed ufficiali, nessuno può accedere alla struttura, che è pertanto chiusa al pubblico. Ha ancora senso parlare di Sport a Catanzaro, in queste condizioni? Ho chiesto la convocazione urgente della Commissione perché l’Amministrazione metta in atto, con urgenza, azioni concrete volte a rimuovere i pericoli per l’incolumità di cose e persone, così da consentire nel breve termine la riapertura al pubblico, magari anche provvisoriamente in forma limitata e circoscritta, e al contempo illustri gli interventi a medio-lungo termine per sanare le criticità di una struttura che cade letteralmente a pezzi. Un Palazzetto che, voglio ricordarlo, è stato per anni il fiore all’occhiello dell’impiantistica sportiva cittadina; una struttura gloriosa, che ha visto, tra le altre cose, alte categorie e squadre ai vertici dello sport regionale e nazionale, e che è l’unico Palazzetto di tutto il centro-nord della Città. Sono centinaia le persone che, con sacrifici e passione (spesso neanche economicamente remunerata) utilizzano la struttura; centinaia di spettatori e di atleti di tutte le età. Con le “porte chiuse” del PalaGreco – che sono, se non si interviene in fretta, l’anticamera della chiusura totale della struttura – si può dire che difficilmente Catanzaro, dal punto di vista dell’impiantistica sportiva, abbia mai toccato un punto così basso. Lo Sport viene così umiliato e privato di elementi essenziali, quali la partecipazione della gente, il colore, la passione; per di più, dopo avere elevato (come già ripetutamente denunciato) il ticket per l’utilizzo. Se ha ancora senso parlare di Sport a Catanzaro, il PalaGreco deve essere salvato.
Antonio Giglio, consigliere comunale di Catanzaro