Reggio Calabria. Nei giorni scorsi presso la sede della CISL Funzione Pubblica di Reggio Calabria – si legge in una nota della Cisl Fp – si sono riuniti in assemblea i componenti del Direttivo Aziendale CISL del Personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno in servizio presso la Questura, le Specialità e gli Uffici periferici della Polizia di Stato. Nel corso della riunione, che si è svolta in un clima cordiale e collaborativo, sono state poste all’attenzione del Segretario Generale della CISL Funzione Pubblica, Luciana Giordano (in foto), alcune problematiche che necessitano di una urgente e definitiva soluzione. Tra gli argomenti trattati, oltre quelli citati nell’ordine del giorno e che hanno alimentato il dibattito, ne sono emersi alcuni come, per esempio, l’inadeguato utilizzo del personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno in tutte le articolazioni della Questura e degli altri Uffici della Polizia di Stato presenti nella provincia, comprese le “Specialità”. Ciò comporterebbe, secondo quanto emerso dal dibattito, uno svilimento delle figure professionali oltre che una palese violazione degli Accordi sottoscritti a livello nazionale tra il Dipartimento dell’Amministrazione Civile del Ministero dell’Interno e le Organizzazioni Sindacali. Non sono sfuggite alla CISL FP alcune circostanze nelle quali dipendenti dell’Amministrazione Civile dell’Interno non avrebbero visto riconosciuto il loro ruolo in seno ad alcune articolazioni e/o Uffici periferici della Polizia di Stato, con conseguente affido di incarichi e responsabilità ad altre figure professionali della P.S., che dovrebbero essere impegnati in altri servizi istituzionali. Il sindacato rammenta, in proposito, che i profili professionali degli impiegati civili sono contemplati e ribaditi nel C.C.N.L. In merito alla valorizzazione professionale dei dipendenti che da oltre 35 anni assicurano un qualificato e competente impegno lavorativo negli Uffici della Polizia di Stato, è stato rilevato il mancato riconoscimento nel corso degli anni delle Posizioni Organizzative, evidenziando l’intenzione di chiedere l’attivazione di detto istituto contrattuale in occasione del prossimo tavolo di delegazione trattante.
Altro argomento di dibattito ha riguardato l’inadeguatezza delle dotazioni strumentali messe a disposizione del personale. Macchine e programmi che richiederebbero una più attenta e periodica manutenzione o addirittura sostituzione perché obsolete, in considerazione, peraltro che è in continua evoluzione il processo di digitalizzazione che vede estesa l’informatizzazione a tutti gli uffici della Pubblica Amministrazione. Tale inadeguatezza o mancato rinnovo provoca inevitabilmente ritardi e disservizi che l’Amministrazione del Ministero dell’Interno non può permettersi, in considerazione del fatto che il cittadino chiede giustamente sempre con più forza elevati livelli di efficienza nei pubblici dipendenti e di efficacia nell’azione amministrativa.
I rappresentanti sindacali della CISL Funzione Pubblica di Reggio Calabria che lavorano nella Questura e negli Uffici periferici della Polizia di Stato, inoltre, hanno posto l’accento sull’ormai cronica carenza del servizio di pulizia in tutti gli ambienti della Questura, carenza che, più volte rappresentata, rischia di minare la salute ed il benessere dei lavoratori. Situazione che ha indotto, in più di un’occasione gli stessi lavoratori a provvedere alla pulizia o addirittura alla tinteggiatura dei locali a spese proprie per poter soddisfare l’irrinunciabile esigenza di avere ambienti di lavoro salubri ed igienicamente consoni. Tutto ciò in spregio alla più elementari regole che impongono a tutte le Amministrazioni pubbliche di assicurare il benessere organizzativo degli ambienti di lavoro. La mancata applicazione del D.L.vo 81/08 (Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro) è stato altro argomento di discussione soprattutto per quanto concerne la cosiddetta Sorveglianza Sanitaria rivolta a tutte le categorie di dipendenti dell’Amministrazione Civile dell’Interno e che solo recentemente ha trovato attenzione da parte degli organi preposti, nonostante la problematica sia stata rappresentata da tempo e nonostante tale “sorveglianza” sia stata applicata solo a lavoratori di alcuni settori, creando così una intollerabile distinzione tra dipendenti di serie “A” e di serie “B”.
Forte è stato l’impegno, nello svolgimento dei lavori del Direttivo, del Segretario Aziendale, Pietro Vissicchio e dei Dirigenti Sindacali Nicola Neri, Antonella Polimeni, Antonio Quadro, Anna Postorino e Pasquale Franzè, che hanno dimostrato grande determinazione nel voler affrontare e portare a soluzione le problematiche analizzate. Il Direttivo Aziendale ha concluso i lavori conferendo mandato alla Segreteria Provinciale della CISL FP reggina di chiedere al Questore ed a tutti i Dirigenti gli Uffici della Polizia di Stato della provincia l’instaurazione di un tavolo negoziale finalizzato ad avviare un confronto sulle materie trattate, prima fra tutte il rispetto dei precetti normativi che individuano Aree e compiti da assegnare al Personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno in relazione ai profili professionali rivestiti.
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