Reggio Calabria. Continua la programmazione per la rassegna “La Casa dei racconti” in scena a Spazio teatro; questa settimana in scena Jennu Brigannu – di Vincenza Costantino, interpretato da Ernesto Orrico e Manolo Muoio. Una particolarissima rappresentazione, che quest’anno compie il decimo anno dalla sua prima messa in scena, è uno spettacolo che legge i due lati di una stessa medaglia, il brigante, un eroe o un fuorilegge?
Un argomento che negli ultimi anni ha dato molto da parlare, anche a causa dei movimenti di revisionismo risorgimentale che hanno preso via via preso piede a cavallo dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia. Un racconto veloce ed intramezzato da sentimenti contrastanti: non manca la vendetta, l’odio, l’amore e la passione, un turbinio di sensazioni che rappresentano coloro che il Brigantaggio lo hanno vissuto, lo hanno “sentito” o lo hanno semplicemente dovuto lasciare alle spalle trovando nell’emigrazione l’unica via di sopravvivenza. Come una guerra che è stata dissacrata, gli eroi senza medaglie sono stati consegnati all’oblio dalla storiografia ufficiale ritornano a vivere in quelle storie che hanno ormai tutto il sapore di una leggenda.
Senza alcun filtro i due protagonisti si affacciano su una scena essenziale, ma non occorrono scenografie: la scenografia si costruisce di parola in parola nella mente di chi ascolta. Ognuno dei presenti rivive attraverso la recitazione i personaggi e le storie vere mescolati con gli stralci dei racconti popolari che sembrano dimenticati ma che ritrovano magicamente la strada di un glorioso passato che appartiene ad ognuno di noi.
Una rappresentazione ben rodata che viene messa in scena in tutta Italia, e può vantare addirittura una replica, in lingua originale, a New York. In principio gli interpreti erano 4, poi mano a mano, come avviene di consueto durante le repliche del teatro di narrazione, il plot è stato modificato fino ad arrivare alla saporitissima e cruda versione moderna. Un successo lunghissimo che propone semplicemente l’invito al confronto tra ieri ed oggi per non dimenticare da dove veniamo per avere più chiaro dove stiamo andando.
Monica Bolignano