Reggio Calabria. Ci risiamo, come ogni anno, con l’approssimarsi della primavera, rispuntano puntualmente cumuli di macerie, residui di lavori edili, lungo la strada che porta a Punta Pellaro, famosissima per le spiagge e meta di kiter e surfisti, provenienti da tutte le parti di Europa. Non bastava la spazzatura che viene abbandonata quotidianamente da arroganti e impuniti cittadini, difatti, in questi periodi è facile trovare anche questo tipo di rifiuto frutto di smaltimento illegale, considerato dalla legge vigente un reato… ma non dalle nostre parti questa pratica diffusa, è tollerata e per certi versi favorita.
Ogni anno abbiamo sempre segnalato alle forze dell’ordine in particolare alla Polizia Municipale, di porre un’attenzione maggiore in questo periodo in cui vengono effettuati lavori di ristrutturazione in particolare nelle case a mare, chiedendo a gran voce di controllare per tempo se, chi effettuasse i lavori fosse in possesso del formulario obbligatorio per lo smaltimento dei calcinacci. Eppure in campagna elettorale l’attuale Sindaco Giuseppe Falcomatà dichiarava di aver scoperto solo di recente l’esistenza di questa parte di territorio, punto di referimento per gli sport velici, considerandoli un sicuro volano di sviluppo per l’economia locale e che avrebbe di sicuro posto la sua attenzione sull’intera zona che appariva allora (adesso peggio) più che mai degradata.
Obiettivo Pellaro