Processo Reggio Sud. In Appello conferme e lievi sconti di pena: assolto Paolo Manti

Corte di Appello Reggio Calabria

Corte di Appello Reggio Calabria

Reggio Calabria. La Corte di Appello di Reggio Calabria, Giuliana Campagna presidente, in parziale riforma della sentenza emessa in primo grado il 4 marzo 2014 dal Tribunale di Reggio Calabria (Andrea Esposito presidente), e in parziale accoglimento delle richieste del pg Adriana Fimiani, ha pronunciato la seguente sentenza nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Reggio Sud:

  1. Romano Amato, conferma (5 anni in primo grado);
  2. Costantino Carmelo Billari, conferma (3 anni in primo grado);
  3. Alessandro Fabio Chizzoniti, pena rideterminata in 9 anni di reclusione (12 anni in primo grado);
  4. Fortunato Cilione, prescrizione (4 mesi in primo grado);
  5. Domenico Ficara, prescrizione per un capo di imputazione (2 mesi in primo grado), conferma nel resto (assolto in primo grado dall’accusa di 416 bis);
  6. Giovanni Ficara, prescrizione per un capo di imputazione, per il resto pena rideterminata in 6 anni di reclusione e 7500 euro di multa (8 anni e 2 mesi in primo grado);
  7. Giuseppe Ficara, pena rideterminata in 12 anni di reclusione (17 anni in primo grado);
  8. Francesco Fontana, conferma (assolto in primo grado);
  9. Mariano Benito Foti, pena rideterminata in 10 anni di reclusione (13 anni e 6 mesi in primo grado);
  10. Consolato Geria, conferma (1 anno in primo grado);
  11. Demetrio Geria, conferma (1 anno in primo grado);
  12. Carmine Salvatore Iacopino, conferma (assolto in primo grado);
  13. Carmelo Latella, pena rideterminata in 9 anni di reclusione (12 anni in primo grado);
  14. Paolo Manti, assolto per non aver commesso il fatto – nonché revoca della misura di sicurezza della libertà vigilata e immediata liberazione (12 anni in primo grado);
  15. Francesco Mento, conferma (assolto in primo grado);
  16. Bruno Pizzi, conferma (1 anno in primo grado);
  17. Angelo Principato, conferma (1 anno in primo grado);
  18. Vincenzo Principato, pena rideterminata in 9 anni e 6 mesi di reclusione per alcuni capi, confermata la pena per un capo (13 anni e 6 mesi in primo grado);
  19. Carmelo Francesco Riggio, pena rideterminata in 12 anni e 6 mesi di reclusione (16 anni e 6 mesi in primo grado);
  20. Stefano Sapone, conferma (assolto in primo grado);
  21. Santo Siclari, pena rideterminata in 7 anni di reclusione (12 anni in primo grado);
  22. Giovanni Zappalà, pena rideterminata in 10 anni e 6 mesi di reclusione (12 anni e 6 mesi in primo grado).

Ribaltata quindi la posizione di Paolo Manti, che si vede assolto con formula piena per non aver commesso il fatto, dall’accusa che in primo grado gli era costata una condanna a 12 anni di reclusione. Per il resto la Corte d’Appello ha confermato 5 assoluzioni e 6 condanne, operando in altri casi leggeri sconti di pena, confermando nel complesso l’impianto della sentenza di primo grado, che aveva operato una riduzione del 50% sulle pesanti richieste di condanna avanzate dal pm della DDA Stefano Musolino.
In particolare la Corte di Appello ha confermato per Domenico Ficara, difeso gli avvocati Marco Tullio Martino e Francesco Calabrese, l’assoluzione dal reato di associazione mafiosa con il ruolo di capo promotore, mentre la richiesta della procura generale era stata di condanna a 16 anni di reclusione, e confermato per Stefano Sapone, difeso dagli avvocati Marco Tullio Martino e Giuseppe Mazzetti, l’assoluzione dal reato di associazione mafiosa.

Il processo è scaturito dall’operazione condotta nel marzo 2011 dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che rispettivamente avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 33 persone e sequestrato beni per un valore di 60 milioni di euro, a carico di presunti affiliati alla cosca di ‘ndrangheta Ficara-Latella, operante nella zona sud di Reggio Calabria.

Fabio Papalia

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