Reggio Calabria. Tutti i messaggi di solidarietà per il danneggiamento subito dall’imprenditore Tiberio Bentivoglio:
Non c’è pace per Tiberio Bentivoglio e la sua famiglia. Ancora una volta preso di mira, un incendio ha praticamente distrutto i magazzini della sua sanitaria. L’associazione Risveglio Ideale ed il suo Presidente On. Angela Napoli esprimono sincera solidarietà al valoroso imprenditore che a discapito della sua libertà ha sempre denunziato i soprusi e gli atti criminosi perpetrati nei suoi confronti.
Fiduciosi che gli inquirenti e le Forze dell’Ordine faranno luce su quest’altra terribile vicenda che mina la tranquillità della famiglia Bentivoglio, è d’obbligo pretendere che ai responsabili vengano inflitte pene esemplari che servano da monito per chi crede che la città di Reggio Calabria debba sempre essere nel mirino e nelle mani di forze criminali che da lungo tempo condizionano la vita e le attività commerciali degli onesti cittadini.
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L’incendio doloso che ha distrutto questa notte i magazzini dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio, uomo che con coraggio ha denunciato i suoi estorsori, amareggia e sconcerta. Amareggia perché colpisce un testimone di giustizia sotto tutela e sconcerta perché si inserisce in un quadro più ampio che negli ultimi mesi vede la provincia reggina sotto asfissiante assedio. Da dove ripartire per fermare questa escalation di violenza è un dato da elaborare sinergicamente, dal già pregevole lavoro delle forze dell’ordine da rafforzare ad un ciclo di nuove politiche pubbliche di investimento da programmare e mettere in pratica, la mentalità criminale ed il malaffare vanno combattuti sul piano culturale e sociale, oltre che repressivo. A Tiberio Bentivoglio va la mia vicinanza umana ed istituzionale. Provo ad immaginare la sensazione di amarezza che tali gesti possono provocare, ma la determinazione che lo ha sempre contraddistinto sono certo che non gli permetterà di lasciare spazio alla paura ed alla delusione. Non vi sono gesti intimidatori più o meno importanti di altri, ma colpire un testimone di giustizia che non si è piegato al racket ha un significato ancora più profondo. Tiberio e quelli come lui non vanno lasciati soli, la sua attività deve ripartire, anche grazie agli strumenti messi in campo da Libera e da altre associazioni, che dobbiamo continuare a sostenere ed affiancare.
Sebi Romeo
capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale
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“Confindustria Reggio Calabria esprime vicinanza e solidarietà all’imprenditore Tiberio Bentivoglio, colpito dall’ennesima, vigliacca, intimidazione. Quanto sta accadendo in città e nel resto della provincia ha assunto dimensioni non più tollerabili. Occorre andare oltre le semplici parole e intervenire, con urgenza, per arginare una deriva che rischia di affossare in modo irreversibile il tessuto economico e sociale reggino”. E’ quanto afferma il direttivo di Confindustria Reggio Calabria in relazione al gravissimo incendio doloso avvenuto, la scorsa notte, ai danni dei magazzini della sanitaria Sant’Elia di proprietà di Tiberio Bentivoglio. “Le ‘attenzioni’ della criminalità organizzata nei confronti dell’imprenditore Bentivoglio – proseguono gli Industriali reggini – destano particolare inquietudine e profonda amarezza, poiché colpiscono una persona che con grande coraggio da sempre conduce la propria attività imprenditoriale nel pieno rispetto della legalità e, soprattutto, respingendo e denunciando qualsiasi forma di condizionamento mafioso. Per questo oggi è indispensabile che la comunità civile faccia sentire la propria voce e che le istituzioni intervengano subito con azioni concrete a sostegno di quanti, proprio perché hanno il coraggio di denunciare, non possono essere lasciati soli. Servono atti tangibili – conclude Confindustria Reggio Calabria – in grado di contenere questa interminabile escalation criminale e, al tempo stesso, misure concrete a sostegno degli imprenditori reggini che, nella stragrande maggioranza, come Bentivoglio chiedono solo di poter svolgere liberamente la propria attività ma quotidianamente devono fare i conti con una realtà indegna di un Paese civile”.
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La notizia dell’ennesimo atto intimidatorio ai danni di Tiberio Bentivoglio e della sua famiglia ci lascia sgomenti. Il magazzino della Sanitaria Sant’Elia è andato completamente distrutto a causa di un incendio divampato questo notte. Distrutta è tutta la merce che attendeva di essere ricollocata nei nuovi locali che finalmente, dopo tante fatiche, stavano per vedere la luce in una zona più centrale della città da cui l’attività della sanitaria doveva riprende. Locali di un bene confiscato che grazie alla generosità dei tanti sostenitori del Comitato “Un seme per Enza e Tiberio Bentivoglio” sono stati ristrutturati.
Nessuna parola è in grado di esprimere il vortice di emozioni che prova chi, in questi anni, ha visto le tante volte in cui la ‘ndrangheta ha voluto mettere in ginocchio Tiberio e le altrettante volte in cui lui, ostinatamente, si è rimesso in piedi e ha alzato la testa. Lui che, insieme ad altri coraggiosi imprenditori, ha denunciato per primo questi ominicchi mafiosi e ha fondato la rete antiracket “ReggioLiberaReggio” per non essere solo, per smuovere le coscienze di questa città spesso sonnolente. Nessuna parola quindi può valere quanto lo stargli, ora, accanto!
La rete di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” non indietreggerà di un passo sino a quando Tiberio e la sua famiglia non saranno liberi di condurre serenamente la propria vita e la propria impresa in questa nostra città. La libertà di tutti noi passa per la loro libertà! Libertà di essere imprenditori onesti a Reggio, qui e adesso!
Per questo ogni reggino ha il dovere di esserci questa sera per dimostrare ancora una volta che siamo tutti Tiberio ed Enza! L’appuntamento è alle ore 19 davanti al magazzino distrutto in via Salita Zerbi, a pochi metri dall’ingresso della Facoltà di Architettura.
Coordinamento di Libera a Reggio Calabria
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Cgil, Cisl e Uil di Reggio Calabria nell’esprimere la più totale solidarietà all’imprenditore Tiberio Bentivoglio, ritengono non più procrastinabile un intervento immediato su alcune questioni, quali legalità e lavoro, divenute ormai tematiche prioritarie su cui è necessario intervenire in maniera continua e decisa per rafforzare “gli anticorpi “ che combattono la criminalità. Pensiamo che occorra, immediatamente, individuare norme e forme di sostegno, affinché il Signor Bentivoglio, possa, da subito, utilizzare il bene confiscato assegnatogli e, allo stesso tempo, avere gli indispensabili sostegni finanziari per potere riprendere la sua attività. Proprio alla luce di una nostra impostazione, mirata verso l’implementazione dei necessari supporti, quali adeguati organici dei magistrati e personale giudiziario, maggiori risorse per le forze dell’ordine, per altro problematiche sollevate appena pochi giorni fa con l’iniziativa su legalità e lavoro, promossa dalle suddette organizzazioni sindacali, riteniamo che questa debba essere la prima risposta da offrire al territorio e a tutti i cittadini onesti. Come OO.SS. abbiamo il dovere di incentivare in più e meglio le nostre iniziative verso quel cambiamento culturale che sia in grado di creare un vero cordone di sicurezza a tutte le persone che non intendono sottostare al potere della ‘ndrangheta. Aderiamo convinti alla manifestazione , invitando i nostri iscritti, i cittadini tutti di questa Città, a partecipare alla iniziativa di solidarietà che si terrà stasera, alle ore 19.00 presso il deposito di Tiberio Bentivoglio. Siamo certi che nonostante le reazioni violente della malavita, Cgil, Cisl e Uil e la parte sana della società, sapranno reagire con forza, coraggio e determinazione, per creare quel fronte che porti ad una concreta e fattiva prevenzione sociale.
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“A Tiberio Bentivoglio, uomo coraggioso e testimone di legalità, va la mia sincera solidarietà per l’ennesima intimidazione subita. La devastazione del deposito di arti coli per la prima infanzia di cui è titolare il commerciante reggino, attesta il livello di aggressività di una mafia che non perde occasione per dimostrare la sua forza distruttrice”. E’ quanto afferma il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta Arturo Bova. “Contro una criminalità che cerca di intimidire e condizionare le coscienze, sferrando continui attacchi nei confronti di sindaci, amministratori, imprenditori e operatori dell’informazione – prosegue Bova – serve una mobilitazione collettiva della società civile a sostegno del lavoro di Magistratura e Forze dell’Ordine che stanno assicurando uno sforzo straordinario in un contesto di emergenza”. “Dinanzi ad una situazione divenuta insopportabile, occorre mettere in campo nuove misure efficaci ed incisive contro quei poteri criminali che stanno cercando di uccidere la speranza ed il futuro. Penso alle vittime dell’usura e delle estorsioni, penso a quanti si sono ribellati al racket e per questo hanno pagato caro”. “La visita personale che gli farò oggi pomeriggio prima di partecipare alla manifestazione per le ore 18.00 indetta dall’assemblea dei sindaci della Locride – conclude Arturo Bova – non vuole essere una semplice attestazione di solidarietà, ma anche l’auspicio che l’imprenditore non indietreggi ma rinnovi ancora una volta il suo impegno e il suo coraggio nel solco di un percorso concreto che lo ha visto protagonista attivo nella lotta alla mafia e al malaffare”.
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“A Tiberio Bentivoglio, coraggioso testimone di giustizia, va la mia vicinanza umana ed istituzionale e quella di tutto il Partito democratico calabrese. Tiberio non si è piegato alla prepotenza mafiosa e senza timore ha denunciato gli episodi di racket che l’hanno interessato, con grande senso civico. Non deve essere lasciato solo”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico, on. Ernesto Magorno nell’apprendere la notizia dell’incendio doloso che ha distrutto questa notte i magazzini dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio. “Incredulità, sdegno e rabbia: sono questi i primi sentimenti che emergono davanti ad un vile gesto che colpisce una persona perbene che rivendica il diritto a svolgere la propria attività in un contesto di legalità e trasparenza – afferma ancora il segretario regionale del Pd calabrese -. Dobbiamo continuare a sostenere ed affiancare quanti non ai arrendono alla legge della ‘ndrangheta e operano per consegnare alle nuove generazioni una Calabria migliore”.
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“Il tempo rende ragione all’Uomo che persevera nel giusto, che è testimone nel vivere quotidiano dei principi di legalità e di lealtà allo Stato”. E’ il messaggio del sindaco di Palizzi, Walter Scerbo, al cittadino onorario di Palizzi Tiberio Bentivoglio. “Ma il tempo non gli ha reso giustizia, e seppure la figura biblica di Giobbe potrebbe ancora rappresentare il suo esempio di vita, sarà certamente necessario che le mani degli uomini dello Stato, di cui Tiberio Bentivoglio è onorevolmente cittadino, lo sorreggano, finalmente, in modo vigoroso”.
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Continuano in città gli atti intimidatori di chiaro stampa mafioso a imprenditori onesti. Questa notte l’azione intimidatoria è stata indirizzata all’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio, membro dell’associazione “Libera”, testimone di giustizia e prossimo a trasferire la sua attività in un locale confiscato alla ‘ndrangheta. “L’atto intimidatorio – dichiara il capogruppo del Pd Antonino Castorina – indirizzato a Bentivoglio, rappresenta un segnale di sfida non solo nei confronti delle istituzioni, ma rappresenta anche un segnale mirato a scoraggiare qualsiasi iniziativa a quell’imprenditoria sana della città che non intende piegarsi alle regole perverse della malavita organizzata”. “Siamo consapevoli – aggiunge Castorina – che le manifestazioni di solidarietà, quantunque necessarie, non sono però sufficienti a scoraggiare e deprimere la virulenza di un fenomeno malavitoso sempre più pericoloso e pervasivo”. “Occorre unire, al coro della solidarietà, un’azione ancora più forte ed incisiva da parte dello Stato, della Magistratura e delle Forze dell’ordine per garantire ad amministratori, imprenditori e cittadini onesti, maggiore sicurezza e fiducia nelle istituzioni in tutte le sue articolazioni democratiche”. “ Dobbiamo impedire che la paura – aggiunge ancora Castorina – prenda il sopravvento, altrimenti qualsiasi tentativo di garantire alla città un equilibrato sviluppo civile, sociale, culturale ed economico, sarà destinato a fallire”. “Nel ribadire la ferma condanna per il vile atto intimidatorio ai danni dell’imprenditore Bentivoglio – conclude Castorina – esprimo a lui e alla sua famiglia la solidarietà mia personale e di tutto il gruppo consiliare del Partito democratico”.
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Ci risiamo. Il testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio è tornato nel mirino della malavita organizzata. La notte scorsa un incendio ha distrutto il deposito della sanitaria “Sant’Elia”. Per Confcommercio Reggio Calabria l’azione intimidatoria è l’ennesimo atto vile che ha colpito non solo l’imprenditore e l’uomo ma l’intera comunità. Da anni ormai Tiberio Bentivoglio combatte contro i clan, non si è mai piegato ed ha avuto il coraggio di dire no. Oltre le “solite” parole, oggi più che mai, serve tirare fuori il coraggio e metterlo al fianco dell’imprenditore e della sua famiglia. Per questo anche la Confcommercio reggina questa sera sarà presente in quella che è stata definita ‘scorta civica’, alle 19 davanti ai locali distrutti dall’incendio a Tremulini con istituzioni, associazioni e semplici cittadini. Confcommercio si attiverà in ogni modo affinchè il coraggio di Bentivoglio non sia vano. “Non siamo degli eroi”, è stata l’affermazione del Presidente di Confcommercio Giovanni Santoro solo pochi giorni fa di fronte all’ennesimo attentato ai danni di imprenditori reggini. Ma per Tiberio Bentivoglio è un’ulteriore dura prova a cui sottoporsi, un qualcosa in più che resistere coraggiosamente ad un altro attacco della ‘ndrangheta. È un “eroe” dei giorni nostri, un uomo e imprenditore che per non piegarsi alla logica del pizzo tiene testa alla ‘ndrangheta reggina da oltre vent’anni e come tale necessita la vicinanza di tutta la città e di chi vuole continuare a lottare contro un cancro che sta distruggendo Reggio, i cittadini e gli imprenditori onesti.
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