La torta della ‘ndrangheta per festeggiare il boss Pasquale Libri

Reggio Calabria. Una torta dall’inequivocabile simbologia, era gelosamente custodita dal boss della ‘ndrangheta calabrese Pasquale Libri nel suo frigorifero. Tanto che gli inquirenti, in occasione di una perquisizione, trovarono la copertina composta da carta da zucchero, completamente intatta. Il programma Storie Vere di Rai 1, di Eleonora Daniele e del massmediologo Klaus Davi, ha diffuso una foto del dolce. Il dessert è preparato con una base di pan di spagna, farcito con crema e cioccolato, è rivestito con pasta di zucchero e crema al burro in vero stile “cake design”, come ormai va sempre più di moda.
Ma la particolarità della “torta della ‘ndrangheta” risiede nella scelta di rappresentare quei simboli che rimandano all’appartenenza all’organizzazione criminale e al suo potere, vale a dire: la coppola, la pistola e il sigaro a cui si aggiungono le immancabili candeline e alla rosellina rossa, quest’ultima unica “decorazione classica” di questa tipologia di torte ispirate alla moda del cake design.
Per il magistrato Sandro Dolce, già sostituto procuratore a Catanzaro, ora componente della Direzione Nazionale Antimafia che ha avuto modo di analizzare la foto: «la torta omaggiata al boss deve essergli piaciuta e parecchio, visto che l’ha conservata. Tra i simboli mi ha colpito molto la rosa rossa. Evidentemente chi gliela ha regalata era una persona molto vicina a lui. Siamo abituati a una ‘ndrangheta che continua ad essere violentissima sia sul piano omicidiario e attraverso le sue azioni intimidatorie. Ma che vuole rimanere legata ai simboli talvolta arcaici. Colpisce inoltre il sigaro, visto che Pasquale Libri era agli arresti domiciliari per problemi polmonari e chiaramente continuava a fumarlo imperterrito, lo rappresenta nel contesto in cui vive. La rosa sta a significare la galanteria, il sigaro quello che lui ha sempre in bocca, la coppola se è stata inserita vuol dire che all’interno della ‘ndrangheta questa continua ad essere un simbolo e lo indica come esponente più in alto in grado dell’organizzazione criminale. Per un verso la ‘ndrangheta è proiettata nell’imprenditoria e nel terziario avanzato ma rimane comunque legata ai vecchi simboli. La pistola è un’arma che probabilmente lui ha avuto, che verosimilmente aveva ancora e che lo accompagnava sempre quando si muoveva. Tutti e quattro gli elementi simboleggiano gli aspetti del boss Libri, i valori su cui poggia la sua “autorevolezza” all’interno della cosca». La torta fu omaggiata al boss in occasione dei suoi 77 anni, che lui festeggiò a casa, agli arresti domiciliari, per problemi di salute.

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