Reggio Calabria. Un sabato mattina tra le mura domestiche per l’assessore alla legalità Giovanni Muraca, che anche da casa è riuscito comunque ad agire per il bene della collettività. E’ accaduto tutto come nel noto film di Alfred Hitchcock, solo che la finestra dell’assessore anziché sul cortile, si affaccia sul torrente Calopinace, nel tratto di cantiere ancora aperto per i lavori di prosecuzione delle bretelle stradali. Da lì, l’assessore ha notato un uomo che, giunto sul posto a bordo di una utilitaria, bruciava allegramente all’aria aperta del materiale, provocando una vistosa nuvola di fumo.
Senza pensarci un attimo, l’assessore ha telefonato al 113, e ha segnalato l’accaduto alla sala operativa della Questura. Immediato l’intervento degli agenti della Squadra Volante, che hanno sorpreso l’uomo ancora intento a ricavare del rame bruciando la plastica delle guaine poste a protezione del prezioso metallo. L’oro rosso, infatti, già da diversi anni ha acquisito un valore allettante sul mercato, per cui avvengono sempre più spesso episodi di furto, o come in questo caso, di incendi pericolosi per la salute pubblica. L’uomo, infatti, è stato denunciato per i reati di accensioni pericolose e immissioni pericolose, il primo per avere appiccato il fuoco e il secondo per il fumo nocivo causato. Inoltre, dal controllo effettuato dagli agenti della Squadra Volante è emerso che l’autovettura, una Renault Twingo, con la quale era giunto sul posto, era senza assicurazione ed egli stesso privo di patente. L’auto quindi è stata sequestrata e sottoposta a fermo.
Raggiunto telefonicamente da newz.it, l’assessore Muraca ha dichiarato: «Ho solo fatto ciò che qualunque cittadino che ama la propria città dovrebbe fare, se tutti denunciassero quando vedono qualcuno che crea una discarica abusiva, oggi forse ce ne sarebbe di meno. Anche in questo caso, d’altronde, abbiamo la prova che quando ci si rivolge alla Polizia la risposta è immediata e risolutiva. Desidero ringraziare in particolare gli agenti delle Volanti dirette dal vice questore aggiunto Luciano Rindone. Esorto tutti i cittadini – ha concluso Muraca – a non tacere quando vedono consumare un reato ambientale».
Fabio Papalia