Reggio Calabria. E’ il gruppo “Calabria in rete” il più attento alle spese fra i nove presenti a Palazzo Campanella. Quello guidato da Flora Sculco, nonostante sia un mono gruppo e quindi composto da un solo elemento che fa da capogruppo e da rappresentante in aula, ha consegnato il rendiconto annuale relativo al 2015 facendo annotare una sola voce di spesa: quella relativa alla gestione del conto corrente di 176 euro e 17 centesimi. Praticamente non ha speso nulla, eccetto appunto meno di 180 euro per la gestione del conto, dei fondi trasferiti al gruppo “Calabria in rete” dal Consiglio regionale, che ammontano a poco più di ottomila euro.
Molto più corpose, invece, le spese sostenute dal presidente dell’altro mono gruppo presente nell’emiciclo del parlamento calabrese. Giovanni Nucera, alla guida della “Sinistra”, ha dichiarato di aver speso poco più di 38 mila euro per il personale del gruppo (spese che solitamente vengono direttamente gestite dal servizio bilancio e ragioneria di Palazzo Campanella). In tempo di spending review e, soprattutto, dopo le inchieste che hanno coinvolto numerosi inquilini dell’Astronave prima dell’arrivo di Mario Oliverio per la gestione dei fondi girati ai gruppi, in consiglieri eletti della decima legislatura del regionalismo calabrese hanno dovuto fare i conti con una drastica riduzione dei finanziamenti e, conseguentemente, sono stati obbligati a stringere la cinghia. Così, dai bilanci di esercizio del 2015 si evidenzia il fatto che la spesa più importante per tutti i gruppi presenti dentro l’aula “Fortugno” – ad esclusione di “Calabria in rete” – è quella riferita alla copertura dei costi del personale.
Il peso maggiore di questa voce di costo è quella riferita ai conti del Partito democratico (192 mila euro circa), anche se in percentuale i consiglieri del gruppo “Oliverio presidente”, che raccoglie cinque componenti contro i dieci del Pd, spendono una cifra abbastanza alta: poco più di 130 mila euro. La “Casa delle libertà” si è fermata a 98 mila euro circa. Lo stesso gruppo, guidato da Orlandino Greco, ha iscritto alla voce spese quasi 10 mila euro in attività promozionali, di rappresentanza, convegni e aggiornamento. Un’altra costante di spesa è quella per le consulenze. In questo campo spiccano gli oltre 37 mila euro investiti dal Partito democratico, gli oltre 12 mila di Forza Italia, gli oltre 7 mila della “Casa delle libertà” e i quasi 6 mila del gruppo “Misto” che annovera fra le sua fila Fausto Orsomarso e Domenico Tallini. In questa sede non sono state approfondite le singole voci di spesa, alla luce anche del fatto che pubblicheremo contemporaneamente tutti i rendiconti. Di fatto, i consiglieri regionali non sono costretti a fare le nozze con i fichi secchi anche perché, se sul versante dei fondi ai gruppi pare abbiano tirato la cinghia, a fine mese – se Catanzaro non blocca i flussi in uscita verso Palazzo Campanella per problemi di liquidità – sui loro conti correnti arriva pur sempre un lauto “stipendio”. Un mensile che in alcuni casi, come quelli di capogruppo, presidente o vicepresidente di commissione, risulta arricchito da altre voci di competenza e, quindi, ancora più sostanzioso.
Giovanni Verduci