Reggio Calabria. Lunedì 4 aprile presso il Dopolavoro ferroviario di Reggio Calabria, alle ore 20,00 la quarta “Maratona del Turismo ferroviario 2016 Palermo-Pietrarsa (NA)” farà una tappa a Reggio Calabria, organizzata dalla sezione reggina di Italia Nostra. Una manifestazione a carattere nazionale potrà rappresentare l’occasione comunicativa utile a far includere, intanto sotto l’aspetto della conoscenza, le storiche tratte ferroviarie a scartamento ridotto della Provincia di Reggio Calabria – le linee taurensi – nel complesso più vasto delle linee ferroviarie di pregio italiane. Il momento sarà anche utile a proporre rinnovate ipotesi di utilizzo. Nel contesto di un cordiale “Apericena” ci si soffermerà sulla proposta di legge relativa alla “Mobilità dolce”, sui nuovi indirizzi del Ministero delle infrastrutture in proposito e sul ruolo che le linee taurensi possono assumere in nuovi scenari di sviluppo locale attraverso approfondimenti a cura del Presidente nazionale di CO.MO.DO (Confederazione della Mobilità Dolce), Massimo Bottini e della Presidente di Italia Nostra Sezione di Reggio Calabria, Angela Martino. La maratona partirà il 3 aprile da Palermo e, il 4 aprile, si dirigerà alla volta di Italia Nostra promuove da anni la riapertura delle storiche linee ferroviarie Taurensi che, attraversando la vasta Piana di Gioia Tauro, congiungono il mare della Costa Viola (imbocco a Nord dello Stretto di Messina), echeggiante di miti omerici, con l’Aspromonte cantato dai poemi epici medievali. Raffigurazione perfetta di esempio di ”Mobilità dolce”, il recupero delle linee Taurensi, viene proposto secondo una nuova visione, quale è quella a cui si indirizzano le avanzate concezioni della mobilità sostenibile, come fattore importante di sviluppo locale. Le linee ferroviarie Taurensi, a scartamento ridotto, costruite nei primi decenni del ‘900 per facilitare i collegamenti tra la costa e l’entroterra della Piana di Gioia Tauro, sono state realizzate in condizioni morfologiche molto difficili che hanno conferito alle stesse caratteristiche tali da renderle particolarmente affascinanti. Con i loro viadotti e i profondi tunnel, simboli di alta ingegneria di inizio Novecento, si snodano attraverso magnifici paesaggi caratterizzati da distese di ulivi e agrumi, da suggestivi borghi antichi e interessanti siti archeologici. La rete ferroviaria taurense rappresentata dalle due tratte che da Gioia Tauro collegavano, l’una Cinquefrondi e l’altra Sinopoli, trasferita nel 2001 a “FDC Ferrovie della Calabria srl”, entrata in crisi negli ultimi decenni al crescere del trasporto su gomma, dopo un susseguirsi di tagli, ridimensionamenti e sospensioni è oggi, dal 2011, in disuso. Ma, tante associazioni e molti cittadini della provincia di Reggio Calabria (purtroppo, non altrettanti amministratori), sono convinti che il destino di un tale patrimonio non possa essere l’abbandono definitivo. Piuttosto, credono che, come in molte altre parti d’Italia, d’Europa e del mondo, esso vada assolutamente recuperato secondo le nuove concezioni della mobilità del Terzo Millennio ed è per questo che continuano a battersi.
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