Rifiuti, debiti milionari per il Comune di Reggio Calabria

Palazzo San Giorgio

Palazzo San Giorgio

Reggio Calabria. I rifiuti sono uno dei crucci degli amministratori calabresi. Lo sono per la loro delicata e spesso controversa gestione, ma anche per le ricadute economiche che la mancata corresponsione della tariffa da parte dei comuni determina sul bilancio regionale. Di anno in anno, infatti, il governo calabrese è obbligato a richiamare le amministrazioni comunali ai propri doveri e a procedere alla riscossione dei crediti vantati. Così è stato anche per Mario Oliverio e la sua giunta che, alla fine del 2015, aveva aggiornato l’elenco dei comuni morosi. Un’azione che è stata rinnovata anche nelle scorse settimane. Ma cosa viene fuori da questa analisi? Intanto che alle casse regionali mancano oltre 35 milioni di euro di tariffe non riscosse per il servizio di trattamento dei rifiuti in riferimento all’annualità 2013-2014. Una cifra monstre che, comunque, è in contrazione rispetto a quanto stimato nell’estate dello scorso anno, quando i crediti inevasi si attestavano abbondantemente sopra i 58 milioni di euro. In sei mesi, quindi, la Regione Calabria è riuscita a recuperare più di 23 milioni di euro, riuscendo a cancellare dal lungo elenco delle amministrazioni morose 117 comuni calabresi.
In questa speciale classifica spicca il comune di Reggio Calabria. Palazzo San Giorgio, infatti, deve alla ragioneria della Cittadella regionale poco meno di 10 milioni di euro. E questo solo per quanto riguarda l’annualità 2013-2014. Cosenza e Catanzaro (che comunque ha drasticamente ridotto il suo monte debiti) si contendono la seconda piazza, rispettivamente con 2 milioni e 673 mila euro circa e 2 milioni e 344 mila euro più spiccioli (mentre ad agosto il municipio catanzarese faceva registrare un dovuto residuo di oltre 6 milioni di euro).

Giovanni Verduci

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