Reggio Calabria. Non versa in pericolo di vita e se la potrebbe cavare con una prognosi di un mese di guarigione. Sono migliori di quanto era sembrato inizialmente le condizioni di Giuseppe Greco, l’uomo ferito ieri sera in contrada Sotira, località al confine tra Sambatello e Calanna, nell’agguato in cui è rimasto ucciso Domenico Polimeni di 48 anni. A sparare è stato qualcuno armato di fucile da caccia calibro 12 caricato a pallettoni. Almeno quattro i colpi esplosi nella notte contro i due, nell’abitazione di Polimeni. I primi a intervenire, grazie alla telefonata al 113, sono stati gli agenti delle Volanti. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile. Una delle piste, ma gli investigatori non tralasciano nessuna ipotesi, è che la vittima designata potesse essere Giuseppe Greco, il sopravvissuto, che in passato aveva collaborato con la Giustizia e che da diversi mesi aveva deciso di interrompere la collaborazione. Di certo, è l’ennesimo fatto di sangue che si registra in città nonostante gli ormai quasi quotidiani controlli predisposti nell’ambito del piano Focus ‘ndrangheta.
Fabio Papalia