Reggio Calabria. Nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio svolto dalle prime luci dell’alba di ieri in località “Villaggio Arghillà Nord”, i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria diretta dal capitano Francesco Soricelli, supportati da due unità cinofile del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia nonché dagli specialisti dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno rinvenuto, all’interno di un alloggio popolare – disabitato, ma munito di porta blindata – le seguenti armi e munizioni, accortamente custodite in zaini e buste di plastica:
– un fucile cal. 12, modificato artigianalmente “a canne mozze”;
– un fucile cal. 12;
– un fucile cal. 28;
– un fucile artigianale cal. 20;
– una pistola cal. 7.65;
– una pistola cal. 9 di nazionalità svedese con matricola punzonata;
– una pistola giocattolo a tamburo “Revolver” cal. 22 mod. 1917;
– 2 penne-pistola artigianali;
– 3 cartucciere in pelle cal. 12;
– 3 silenziatori artigianali e 3 strozzatori per fucili;
– 21 serbatoi per pistola diverso tipo e calibro e 1 serbatoio per arma lunga;
– complessive 1000 cartucce, di cui 625 per fucile e 375 per pistola, di diverso calibro e marca.
Le armi, di cui in parte con matricola visibile ed altre con matricola abrasa o punzonata, sono state sottoposte a sequestro e saranno inviate al Reparto investigazioni scientifiche dell’Arma al fine di effettuare ulteriori accertamenti finalizzati a verificare se le stesse possano essere stata impiegate in recenti episodi di fuoco in città. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Reggio Calabria per effettuare approfonditi rilievi, anche sull’abitazione a cui sono stati apposti i sigilli per successivi accertamenti.
Prosegue così l’azione preventiva e repressiva da parte dei Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria delle dinamiche criminali attive in quel territorio e che spesso coinvolgono l’intero Centro cittadino. Nel mese di marzo, un altro intervento massivo aveva interessato il Villaggio Arghillà, nel corso del quale i Carabinieri avevano tratto in arresto 15 soggetti per il reato di furto di energia elettrica e di acqua aggravati all’interno degli alloggi popolari ove gli stessi dimorano. Nello specifico, all’interno delle abitazioni oggetto di perquisizione domiciliare, i militari avevano accertato l’esistenza di allacci abusivi alla rete elettrica, nonché alla conduttura idrica comunale, in grado di alimentare gli appartamenti ubicati nel comparto 6.
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