Reggio Calabria. Si è celebrata oggi dinnanzi alla seconda sezione penale della Corte di appello di Reggio Calabria, presieduta dalla dott.ssa Gaeta, una nuova udienza del processo che vede imputati, tra gli altri, Francesco Strangio, Sebastiano Giorgi, ex sindaco del Comune di San Luca, e Francesco Murdaca, ex assessore all’ambiente del medesimo Comune, rispettivamente condannati dal gup Davide Lauro, al termine del giudizio di primo grado, alla pena di otto, sei e cinque anni di reclusione.
L’inchiesta, scaturita nell’operazione Inganno condotta nel dicembre 2013 dai Carabinieri, aveva riguardato i presunti condizionamenti mafiosi del Comune di San Luca in merito alla gestione delle gare di appalto e all’inquinamento del voto in occasione delle consultazioni elettorali.
Nell’udienza tenutasi questa mattina la Corte di appello, in accoglimento delle richieste avanzate, tra gli altri, dall’avv. Ettore Squillaci nell’interesse di Francesco Strangio e dall’avv. Rosario Scarfò nell’interesse di Francesco Murdaca, ha disposto, su parere conforme del Procuratore Generale, dott. Cianfarini, l’acquisizione di una perizia trascrittiva e di alcune sentenze emesse nell’ambito di altri processi relativi a vicende connesse a quelle in contestazione.
Il giudizio è stato quindi rinviato all’udienza del prossimo 23 giugno per la relazione della causa, la requisitoria del Procuratore generale e i primi interventi difensivi.
Fabio Papalia