Sant’Agata del Bianco (Reggio Calabria). Il 15 aprile scorso, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Siderno diretto dal vice questore aggiunto Gregorio Marchese, con l’ausilio di personale del Commissariato di Bovalino, ha tratto in arresto nel Comune di Sant’Agata del Bianco, in flagranza del reato di estorsione aggravata ai danni di M.E. di Siderno, Giulio Rocco Bonifazio, di Casignagna e denunciato per concorso nel medesimo reato B.C., T.G. e C.M..
La vittima si è vista recapitare pochi giorni prima messaggi sms con la richiesta della somma di euro 35.000, pena gravi conseguenze per l’incolumità propria e dei suoi prossimi congiunti. A seguito della denuncia presentata presso gli uffici del Commissariato di Siderno, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri ha autorizzato l’espletamento di attività tecnica sulle utenze cellulari interessate dall’attività estorsiva e E.M. è stata guidata dagli inquirenti nella risposta ai messaggi al fine di simulare la volontà di cedere alle richieste degli estortori e concordare tempi e modalità di consegna del denaro. La consegna è stata fissata dagli estorsori per la mattinata di venerdì scorso presso la fontana Aranghea del Comune di Sant’Agata del Bianco. Nelle ore immediatamente precedenti la Polizia di Stato ha artatamente predisposto una borsa contenente denaro fac-simile occultato tra banconote genuine e il luogo della consegna del denaro è stato oggetto di appostamento nella notte precedente l’arresto da parte del personale operante. Bonifazio è stato arrestato subito dopo aver preso con sé la borsa contenente il denaro lasciata sul luogo dalla E.M., la quale si è trovata costantemente sotto il vigile controllo degli operatori della Polizia di Stato. All’arresto, è seguita la perquisizione di una autofficina in Sant’Agata del Bianco, di proprietà di C.M., luogo dove lavorava il Bonifazio, dove è stata rinvenuta la matrice della sim card utilizzata dagli estorsori per le richieste di denaro. Ne è conseguita altresì l’identificazione di altri due soggetti che avrebbero concorso con il Bonifazio nella realizzazione del reato. Il Bonifazio, su disposizione della Procura della Repubblica di Locri è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale mentre B.C., T.G. e C.M. sono stati denunciati a piede libero per concorso nel reato di estorsione aggravata.
