Reggio Calabria. Al secondo giorno del nuovo scavo, sotto il primo metro, già si intravede un “qualcosa” di abbastanza definito – nel senso che è abbastanza evidente che non si tratta di una formazione naturale del terreno, posto che si vedono le pietre ben “incasellate”.
Al momento ci si può abbandonare a tutte le ipotesi più fantasiose, visto che lo scavo è chiuso fino a domani mattina, quindi si può sognare… ed il sogno lascia il posto alla storia quando l’attento osservatore nel guardare bene l’orientamento di quel “qualcosa” che si è affacciato da sotto il braccio dell’escavatore può notare che sembra orientato verso il palazzo del Tribunale dei Minorenni dove si trova, ancora intatta, una porzione dell’antico tunnel militare.
Il centro di Reggio è percorso, o meglio, era percorso fino alla metà degli anni Trenta, da una serie di tunnel che erano ancora percorribili, alcuni addirittura, fino agli anni Settanta. Erano tunnel militari. C’è memoria popolare dei tunnel che partivano dal Castello e scendevano dalla collinetta fino al mare. L’idea della gallerie sotterranee ha sempre affascinato: un labirinto di strade che attraversa le viscere della città, un percorso segreto al riparo da sguardi indiscreti… una magica Reggio sotterranea tutta da scoprire. Rimaniamo quindi in attesa che si inauguri il terzo giorno di lavori con la viva speranza che domani l’escavatore materializzi il nostro sogno.
Monica Bolignano