Reggio Calabria. Saranno due liste civiche capeggiate rispettivamente da Ilaria Mittiga (“Res Pubblica” con 9 candidati) e da Rosario Sergi (“Liberi di ricominciare” con 12 candidati) a contendersi la poltrona da sindaco lasciata vuota, si fa per dire, da Anna Rita Leonardi, la giovane candidata in pectore del Pd benedetta da Matteo Renzi alla Leopolda che al rush finale della presentazione delle liste ha mollato i sogni di gloria. Una uscita di scena che non fa onore innanzitutto al premier, che si era speso in prima persona sponsorizzando, che tradotto in calabrese diventa “imponendo”, la giovane candidata. Non ci fa una bella figura la stessa “mancata” candidata, che dopo una massiccia esposizione mediatica, soprattutto sui social network, non è stata in grado di spiegare esattamente il perché della rinuncia. Perché la sua è una débacle che non fa onore anche e soprattutto all’intero Pd, quello calabrese e quello reggino in particolare. Nonostante il Pd, però, a Platì si voterà ugualmente, e questa è la buona notizia. Sempre che si raggiunga il quorum. L’ultima volta alle elezioni, infatti, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e dopo le elezioni saltate per mancanza di liste, non si era raggiunto il quorum.
Niente di nuovo sul fronte di San Luca, invece, dove non è stata presentata nessuna lista e il comune, dopo lo scioglimento del 2013 per infiltrazioni mafiose, resterà ancora sotto l’amministrazione commissariale. Alle ultime elezioni dello scorso anno l’unica lista non aveva raggiunto il quorum. Ma non ditelo al Pd.
Fabio Papalia