Oggi la Calabria ritrova il “Giro d’Italia”

Catanzaro. Oggi la Calabria ritrova il “Giro d’Italia”. Catanzaro è in festa per la partenza della prima tappa in terra italiana della novantanovesima edizione della “corsa rosa”. La carovana ha avuto un giorno di riposo. Ventiquattro ore tutte a disposizione per metabolizzare lo sforzo profuso lungo le strade dei Paesi Bassi e la fatica del lungo trasferimento. Vincenzo Nibali, il favorito in tricolore per la vittoria finale, riparte con un carico rinnovato di certezze, frutto di una prova contro il tempo che gli ha portato in dote un bottino di secondi che potrebbero rivelarsi determinanti. Landa e Valverde hanno ceduto qualcosa ma non sono crollati. Ma questo è un altro discorso, di certo ancora prematuro.
Il romanzo dell’edizione 2016 del “Giro d’Italia” è ancora tutto da scrivere. Le pagine più entusiasmanti sono lontane nel tempo un paio di settimane. Le montagne saranno lo sfondo romantico e incantato delle sfide decisive di questi cavalieri che, in sella alla loro specialissima, si sfideranno per contendersi la maglia rosa e poterla indossare in splendida solitudine all’ombra della Mole.
Oggi, intanto, si scriverà la quarta pagina di questa storia senza fine. Da Catanzaro a Praia a Mare si apriranno strade profumate di ulivi e ginestre, colorate dall’azzurro del mare e dal verde delle montagne. Il bello si fonderà con l’incerto. Quelle stesse strade potrebbero nascondere mille insidie per i capitani in cerca di ventura. Tutto potrebbe mutare in pochi istanti. Anche chi non correrà per la vittoria di giornata potrebbe finire logorato dallo sforzo di nervi cui è sottoposto chi deve stare sempre avanti, nelle prime posizioni del gruppo, per evitare accidenti.
Quella che si muoverà da Catanzaro poco dopo mezzogiorno, come si legge nel “Garibaldi” sarà una tappa mossa, ma non particolarmente impegnativa nei primi 120 km. Si snoderà essenzialmente lungo strade a scorrimento veloce ampie intervallate da alcune gallerie. Dopo Cetraro Marina si affronterà la salita di Bonifati seguita dalla discesa che riporta sulla SS 18 dalla quale si esce per affrontare il secondo Gran premio della montagna di giornata a San Pietro (prima parte con pendenze sensibili). Dopo il Traguardo volante di Scalea il tracciato diventerà più impegnativo per i saliscendi e per il percorso costellato di curve e controcurve fino all’immettersi negli ultimi 10 km.
Lo striscione di arrivo sarà posto a Praia a Mare, che per la prima volta entra nello storico del “Giro d’Italia”, al termine di un rettilineo lungo più di due chilometri. Il posto giusto per il guizzo spregiudicato dei cacciatori di tappa, il,palcoscenico adatto per chi sarà capace di passare indenne le pendenze arcigne, con punte del 18%, dello strappo finale e soprattutto avrà la forza fisica e mentale di resistere al furente ritorno delle squadre dei velocisti che, di gran carriera, proveranno a riportare sotto i loro cavalieri dalle ruote veloci. Kittel è in agguato, Viviani in cerca di riscatto, Ewan vuole certezze e l’Italia della “rosa” è in attesa di uno spettacolo da ricordare.

Giovanni Verduci

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