Reggio Calabria. Il 23 marzo scorso, uno degli indagati sottoposti a fermo nell’ambito dell’operazione Fata Morgana, ha denunciato ai Carabinieri della Stazione di Archi il rinvenimento, nella sua autovettura, di una microspia. Si tratta del commercialista Natale Saraceno, che si è rivolto ai Carabinieri per denunciare il rinvenimento della microspia all’interno dell’autovettura, da parte del suo meccanico di fiducia. I successivi comportamenti di Saraceno hanno indotto gli inquirenti a ipotizzare un pericolo di fuga dell’indagato. Il 12 aprile scorso, da una conversazione con il suo meccanico, gli inquirenti apprendono che Saraceno sarebbe intenzionato a partire in auto per una non meglio specificata meta, e chiede al meccanico di eseguire un controllo sull’automobile. Da altra intercettazione gli inquirenti si convincono che Saraceno stesse anche attivando le proprie conoscenze per accelerare le pratiche volte a intestare beni e conti correnti alla moglie.
Fabio Papalia