Reggio Calabria. Il gip di Reggio Calabria ha convalidato il fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore capo Federico Cafiero De Raho, nei confronti di sei indagati nell’ambito dell’operazione Fata Morgana, eseguita dalla Guardia di Finanze e coordinata dai sostituti pm Rosario Ferracane, Giuseppe Lombardo, Luca Miceli e Stefano Musolino.
I sei indagati sono Paolo Romeo, nato a Reggio Calabria, cl. 47; Natale Saraceno, nato a Reggio Calabria, cl. 63; Giuseppe Chirico, nato a Reggio Calabria, cl. ’60; Emilio Angelo Frascati, nato a Reggio Calabria, cl. ’56; Antonio Idone, nato a Cannitello di Villa San Giovanni, cl. 51; Domenico Marcianò, nato a Reggio Calabria, cl. 83.
Paolo Romeo è indagato per associazione segreta, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, turbata libertà degli incanti, estorsione, corruzione, trasferimento fraudolento di beni.
Natale Saraceno è indagato per associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione segreta, trasferimento fraudolento di beni.
Giuseppe Chirico è indagato per associazione per delinquere di stampo mafioso, ricettazione, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, estorsione, turbata libertà degli incanti.
Emilio Angelo Frascati è indagato per associazione per delinquere di stampo mafioso, turbata libertà degli incanti.
Antonio Idone è indagato per associazione segreta, estorsione, trasferimento fraudolento di beni.
Domenico Marcianò è indagato per associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale di armi, ricettazione, esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Il gip oltre a convalidare il fermo ha accolto la richiesta della Procura applicando la misura cautelare della custodia cautelare in carcere per tutti e sei gli indagati.
Il settimo indagato che era stato sottoposto a fermo, l’avv. Antonio Marra, è tornato in libertà, dopo l’interrogatorio “per rogatoria” cui è stato sottoposto ieri dal gip di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Il gip siciliano ha annullato l’ipotesi di associazione per delinquere di stampo mafioso, mentre ha confermato l’ipotesi di intestazione fittizia di beni. Il penalista, che è residente a Vulcano, non potrà soggiornare nella provincia di Reggio Calabria.
Fabio Papalia