Reggio Calabria. L’avv. Antonio Marra (in foto) torna in carcere. Il penalista, destinatario di uno dei sette provvedimenti di fermo di indiziato di delitto spiccati dalla Procura di Reggio Calabria – Direzione distrettuale antimafia – diretta dal procuratore capo Federico Cafiero De Raho, nell’ambito dell’operazione Fata Morgana, torna in carcere in quanto destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di associazione segreta e turbativa d’asta.
Marra è coinvolto nell’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza e coordinata dai sostituti pm Rosario Ferracane, Giuseppe Lombardo, Luca Miceli e Stefano Musolino.
L’avv. Marra era stato scarcerato dal gip di Barcellona Pozzo di Gotto, dinnanzi al quale si era celebrata giovedì, per rogatoria, l’udienza di convalida del fermo. Il gip siciliano, che ha scarcerato Marra, residente a Vulcano, ha annullato l’ipotesi di associazione per delinquere di stampo mafioso confermando invece l’ipotesi di intestazione fittizia di beni e disponendo il divieto di dimora nella provincia reggina.
Questa notte, invece, il penalista è stato nuovamente tratto in arresto, stavolta in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Procura reggina, dai gip di Reggio Calabria Barbara Bennato e Domenico Santoro, per i reati di associazione segreta e turbativa d’asta.
I gip reggini hanno emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere anche per l’imprenditore Gaetano Tortorella, per le ipotesi di reato di turbativa d’asta aggravata. Tortorella è socio Emilio Angelo Frascati, anch’egli indagato già sottoposto a fermo.
Fabio Papalia