Discarica abusiva di rifiuti sequestrata a Bocale dalla Guardia Costiera

Reggio Calabria. A seguito di articolato esposto-denuncia di presunto degrado ambientale pervenuto dal presidente dell’associazione Pro Loco di Bocale, personale della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria è intervenuto in località Fossa della Manna di Bocale del Comune di Reggio Calabria, accertando la presenza incontrollata di rifiuti pericolosi di vario genere, tra cui blocchi di canna fumaria in “eternit” di cui alcuni lesionati con il pericolo di dispersione di fibre di amianto, inerti, residui di lavorazioni edili, calcinacci contenuti in sacchi di carta, materiale edile di risulta e rifiuti di varia natura. Particolare di non poco conto, è il rischio, che i rifiuti a causa di forte piogge o per l’azione dei marosi vengano trascinati in mare creando forte nocumento alle attività di balneazione. L’area adibita a discarica abusiva di rifiuti pericolosi e non, è stata sigillata e posta sotto sequestro penale dai militari, che le hanno delimitate con del nastro rosso bicolore ed affidate in custodia, per le successive operazioni di bonifica, giuste indicazioni del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria Sara Amerio, al dirigente del settore ambiente del Comune di Reggio Calabria Loredana Pace.
Si è proceduto a porre sotto sequestro preventivo urgente a carico di ignoti, i sopracitati rifiuti pericolosi e non, per i reati di cui all’art.674 c.p. (getto pericoloso di cose), 734 c.p. (Distruzione o deturpamento di bellezze naturali), Art. 142 D.Lvo n.42/2004 e art.192 comma 1 del Decreto Legislativo 152/2006 (norme in materia di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati – Divieto di abbandono). L’attività di polizia giudiziaria è stata convalidata dal giudice per le indagini preliminari Antonio Scortecci che ha emesso ordinanza di convalida e contestuale decreto di sequestro preventivo. L’area posta sotto sequestro è di circa 484 mq. Sono in corso indagini per risalire ai proprietari dei luoghi e per l’individuazione dei soggetti responsabili. E’ ormai una spiacevole brutta abitudine utilizzare i litorali e le aree torrentizie per smaltire illecitamente i rifiuti, anziché utilizzare siti autorizzati, attività illecite che comportano di fatto il deturpamento ed il danneggiamento dei terreni e conseguentemente dei nostri mari.

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