Operazione Mamma Santissima: l’appoggio elettorale al colonnello di An e a Pirilli per spianare la strada a Sarra

Alberto Sarra

Alberto Sarra

Reggio Calabria. Spuntano anche i nomi di Maurizio Gasparri e Gianni Alemanno, due ex colonnelli di Alleanza Nazionale, nelle carte dell’indagine Mamma Santissima, condotta dal Ros e dai Carabinieri di Reggio Calabria e coordinata dalla Procura della Repubblica Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore capo Federico Cafiero De Raho. I due politici, nessuno dei due indagati, vengono citati più volte nelle intercettazioni per confermare l’ipotesi accusatoria (nessuna contestazione viene loro mossa nell’ordinanza), ossia le linee di azione strategica (delle quali gli altri politici qui nominati sarebbero stati assolutamente all’oscuro) individuate da Paolo Romeo e Alberto Sarra, questi ultimi due invece destinatari di misura cautelare accusati di far parte della componente “riservata” della ‘ndrangheta.
Si tratta della vicenda elettorale del 2004, per il rinnovo del parlamento europeo. Nel collegio Italia Meridionale, i candidati di area centro destra erano, sostanzialmente, Gasparri, Alemanno e Umberto Pirilli (che era assessore regionale calabrese – anche quest’ultimo risulta non indagato) e i primi due, pur avendo vinto le elezioni, rinunciarono a favore di Pirilli. In una conversazione tra Romeo e Sarra, il primo chiariva che Sarra doveva prendere il ruolo alla Regione, con la prospettiva di fare l’assessore regionale con un rimpasto “perché Peppino ha già posto il problema a Gasparri” ossia “che la provincia di Reggio non può restare senza assessore”. Secondo l’accusa Alberto Sarra aveva appoggiato Pirilli e Alemanno, secondo le progettualità condivise con Paolo Romeo, che miravano da un lato a consentire a Sarra di assumere un incarico da assessore regionale, e dall’altro a impedire a Giuseppe Scopelliti di abbandonare l’incarico di sindaco di Reggio Calabria, che suo malgrado aveva dovuto accettare. In quell’occasione, l’attuale senatore Antonio Caridi, anch’egli destinatario di misura cautelare ineseguita in attesa di autorizzazione poiché gode di immunità parlamentare, appoggiava Gasparri.
Sarra nel 2002 subentrò a Scopelliti come consigliere regionale, successivamente nel 2004, a seguito dell’elezione di Pirilli al Parlamento europeo (quest’ultimo subentrato all’europarlamento dopo la rinuncia di Gianfranco Fini, Gasparri e Alemanno, che avevano incarichi di governo incompatibili con la carica europea), Sarra quindi subentrò a quest’ultimo nell’incarico di assessore regionale.
Il nome di Gasparri, inoltre, viene fatto ai pm da un collaboratore di giustizia, Salvatore Aiello, direttore operativo di Fata Morgana, in merito a un’assunzione che il sindaco Scopelliti gli avrebbe chiesto per un cameriere di un noto bar del centro, che secondo quanto dichiarato dal collaboratore era amico intimo di Gasparri.

Fabio Papalia

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