Protesta degli immigrati ad Archi: Polizia riporta la calma

Reggio Calabria. Nell’inferno di questa città nemmeno loro, che hanno affrontato un viaggio infernale per arrivare in Europa, vogliono restare. Stamattina, intorno alle ore sei, è scattata la protesta di circa duecento immigrati nella struttura di Archi, che un tempo ospitava la facoltà di Giurisprudenza. I migranti, per lo più minorenni, ma tra i quali c’erano anche soggetti maggiorenni, si sono barricati all’interno del cortile, chiudendo il cancello e utilizzando cassonetti di immondizia e qualche brandina. Non sembra abbiano fatto danni all’interno della struttura. Le rivendicazioni sono note e arcinote, non gradiscono l’ospitalità in riva allo Stretto, e la rabbia esplode per le lungaggini con cui vengono trasferiti nelle zone più desiderate, soprattutto Milano e il nord Italia, trampolini di lancio per poi raggiungere il nord Europa. Per alcune ore la protesta è stata tenuta sotto controllo dagli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, intervenuti in forze. Un dialogo paziente, soprattutto sotto l’attenta regia del questore vicario Roberto Pellicone, ha permesso circa un quarto d’ora fa di far rientrare la protesta.

Fabio Papalia
foto Domenico Notaro

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