Operazione Alchemia. Indagato il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino

Francesco D'Agostino

Francesco D'Agostino

Reggio Calabria. Nell’indagine scaturita nell’operazione Alchemia risulta indagato anche il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco D’Agostino, sulla cui posizione il gip si è espresso non condividendo l’assunto accusatorio.
La posizione di D’Agostino, è «quella di un soggetto che, sia pure non attinto direttamente da misura cautelare, è certamente coinvolto nel contesto delle relazioni instaurate dal Giovinazzo, persona particolarmente abile e spregiudicata nell’intessere rapporti a 360 gradi secondo un criterio di utilità e di convenienza. Un altro soggetto anch’egli attinto da misura, facente parte dell’entourage politico amministrativo regionale, Iero Giuseppe, rientra a pieno titolo tra quelle pedine, se così possiamo definirle, di cui la famiglia si è avvalsa per realizzare i propri interessi tutte le volte che occorresse. Anche quella di D’Agostino è una posizione che rientra in questo contesto». Così il procuratore aggiunto Gaetano Paci, ha risposto alle domande dei cronisti nel corso della conferenza stampa odierna sull’operazione Alchemia.
Nei confronti di D’Agostino, in concorso con Francesco Gullace, Girolamo Giovinazzo e Girolamo Raso, quest’ultimo deceduto, i pm ipotizzano il reato di intestazione fittizia di beni, aggravato dalle finalità mafiosa, perché avrebbero intestato fittiziamente la titolarità della ditta “Stocco & Stocco“, con sede a Cittanova, attiva nel settore della vendita all’ingrosso di gelati, prodotti ittici e altri alimentari, a Francesco D’Agostino, pur essendo sempre secondo l’accusa, Girolamo Giovinazzo, detto Jimmy, Gullace Francesco e lo zio Girolamo Raso (deceduto) i reali proprietari, al fine di eludere le disposizioni di legge che consentono il sequestro e la confisca dei beni in materia di misura di prevenzione. Con l’aggravante di avere commesso il fatto con la finalità di agevolare l’attività della cosca Raso-Gullace-Albanese.
Il gip Barbara Bennato non ha emesso alcuna misura cautelare nei confronti di D’Agostino, scrivendo così nell’ordinanza: «L’assunto accusatorio non è condivisibile, essendo dalle indagini emerso un immanente accessibilità all’Azienda da parte degli indagati, leggibile piuttosto attraverso la contestualizzazione dell’attività aziendale esercitata in territori nei quali, nulla si muove ed alcuna iniziativa si intraprende senza il controllo delle cosche ivi imperanti che, anche nel corso della gestione delle imprese, non lesinano di atteggiarsi a “padroni” della stessa, le cui prestazioni e partecipazione sono gratuitamente dovute, in forza di un genetico compromesso».
Francesco D’Agostino è stato eletto in Consiglio regionale, candidato nella circoscrizione Sud per la lista “Oliverio Presidente” con 7.939 preferenze. Nella seduta di insediamento del 7 gennaio 2015, è stato eletto vicepresidente del Consiglio. E’ alla prima legislatura regionale.

Fabio Papalia

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