‘Ndrangheta. Il latitante Giuseppe Alvaro catturato nel vibonese: si è ferito lanciandosi da una finestra

Grassi, Cafiero De Raho e Rattà

Grassi, Cafiero De Raho e Rattà

Reggio Calabria. Quando ha visto la polizia ha tentato la fuga lanciandosi da una finestra ma si è ferito a una gamba ed è stato catturato. Finisce così la latitanza, che durava da sette anni, di Giuseppe Alvaro, di 35 anni. L’uomo è stato catturato dalla Polizia di Stato stamattina, in agro del Comune di Monterosso Calabro, in provincia di Vibo Valentia, in un terreno dove insisteva una struttura rurale. Oltre a lui due persone sono state arrestate per favoreggiamento personale. Il blitz è stato attuato dalla Polizia di Stato attraverso 3 articolazioni investigative: la Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Francesco Rattà, il commissariato di Polistena e la Squadra Mobile di Vibo Valentia.
Giuseppe Alvaro, latitante dal 2009, è accusato di associazione mafiosa e altri reati; appartiene alla famiglia Alvaro ramo “carni i cani”; è figlio di Carmine Alvaro, quest’ultimo fratello di Nicola, consuocero di Teodoro Crea. Il procuratore della DDA di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, nel corso della conferenza stampa tenuta nella sala Calipari della Questura di Reggio Calabria ha ringraziato il Questore Raffaele Grassi e il capo della Mobile Francesco Rattà, elogiando la capacità investigativa e operativa della Squadra Mobile di Reggio Calabria: «Laddove l’indagine deve lasciare il posto a qualità fisiche che consentano di raggiungere e trarre in arresto, ecco che i nostri uomini della Squadra Mobile di Reggio Calabria, sono sempre in grado di operare».

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