Turismo: a Cosenza Terre Bruzie lancia albergo diffuso nel centro storico

Cosenza. Il centro storico di Cosenza si candida a essere un polo di attrazione turistica con la realizzazione di un progetto ambizioso che potrebbe vedere la luce in tempi brevi: la creazione di un albergo diffuso. L’idea è portata avanti dall’associazione Terre Bruzie, che opera a stretto contatto con l’amministrazione comunale e ha già avviato i contatti per la ricognizione delle strutture sul territorio con i privati, con i commercianti per rivitalizzare il centro storico anche sotto il profilo delle attività produttive di altre associazioni di promozione turistica per fare rete.
Il presidente Remigio Calderaro è sicuro: “Il 2017 sarà l’anno dell’inaugurazione dell’albergo diffuso”. Questo sistema di accoglienza stato adottato con successo in altri piccoli borghi, meno frequente è che venga applicato al centro storico di una città capoluogo. “L’Albergo Diffuso nasce dall’esigenza tutta italiana di offrire ai tanti turisti attratti dai nostri centri storici un progetto di ospitalità immerso nella storia e nella cultura”, spiega Calderaro all’Adnkronos. Il progetto si lega alla necessità di accoglienza che deriverà anche dal marchio di Alarico, il re dei Goti che la leggenda vuole sia stato seppellito insieme al suo tesoro nel letto del fiume Busento, sul quale il sindaco Mario Occhiuto sta puntando molto.
L’albergo diffuso in primo luogo “tende a rivitalizzare i luoghi della memoria sfruttando e riqualificando zone bellissime troppo spesso lasciate all’abbandono ed all’incuria. L’operazione che stiamo portando avanti – prosegue il presidente di Terre Bruzie, Remigio Calderaro – speriamo possa rappresentare per tutti i cosentini una miccia per far detonare il potenziale turistico presente in uno dei più bei centri storici italiani”.
Lo scorso mese di luglio, l’associazione ha promosso un primo incontro pubblico in cui è stata evidenziata la grande disponibilità dell’Amministrazione comunale rappresentata dall’assessore Loredana Pastore e l’interesse di tanti imprenditori, tour operator, professionisti, associazioni di categorie e semplici cittadini che hanno a cuore le sorti della parte antica della città. “Le condizioni ci sono tutte per fare in modo che quella parte di città diventi attrattore turistico riaprendo botteghe e riportando artigiani e commercianti a riaprire le vetrine lungo via Sertorio Quattromani”, questo uno degli obiettivi.
Il progetto sta prendendo forma in queste ultime settimane e vede coinvolti altri professionisti “che grazie alla loro esperienza nel settore – spiega ancora Calderaro – cercheranno di amplificare ed ottimizzare le possibilità di riuscita dell’intervento. Dall’architetto Gianpiero Lepreti, project manager dell’operazione, alla collaborazione del professore Pietro Iaquinta, docente di Demografia del corso di laurea in Valorizzazione dei Sistemi Turistico-Culturali dell’Università della Calabria, tutti si stanno prodigando per passare dalla teoria alla fase realizzativa supportati dalla collaborazione dell’assessore comunale al Turismo Rosaria Succurro”.
Sono già disponibili i primi dati dell’operazione, che porterà anche alla creazione di posti di lavoro. “L’albergo offrirà tra i 30 ed i 50 posti letto concentrati nel cuore della città antica che saranno coordinati commercialmente da un’unica entità che curerà la vendita, l’accoglienza e i servizi ai turisti che avranno la possibilità durante la loro permanenza di visitare anche altre realtà della nostra provincia. Il centro storico quindi si riapproprierà – conclude Remigio Calderaro – della sua funzione primordiale di volano sociale ed economico non solo del il comune di Cosenza ma dell’intera provincia cosentina”.

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