Gioia Tauro (Reggio Calabria). La Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco agli interessi criminali della cosca di ‘ndrangheta dei Bellocco, operante nella piana di Gioia Tauro e con ramificazioni nel Nord Italia. Stamane, ad esito di una complessa attività investigativa svolta dalla locale Divisione Polizia Anticrimine e dal Commissariato di Gioia Tauro e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia -Sezione Misure di Prevenzione – di Reggio Calabria, è stata data esecuzione a un decreto di confisca dei beni, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di prevenzione – nei confronti di Vincenzo D’Agostino, 55enne nato a Rosarno, presunto esponente di spicco della cosca, operante nella piana di Gioia Tauro.
Il provvedimento scaturisce da una complessa attività investigativa di natura patrimoniale avviata dalla Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria sulla scorta delle indagini condotte dalla Squadra Mobile della medesima struttura e coordinate dalla D.D.A. reggina (c.d. operazione Blue Call), a conclusione delle quali, nel novembre 2012, è stata emessa, dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, un’ordinanza di custodia cautelare che ha coinvolto 23
soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, detenzione di armi da fuoco, riciclaggio, rapine e intestazione fittizia di beni.
D’Agostino era già stato coinvolto nel procedimento penale (c.d. operazione Tramonto) nell’ambito del quale era stato condannato in data 09.05.14 alla pena di 10 anni e 8 mesi di reclusione per associazione di tipo mafiosa. In particolare al D’Agostino veniva contestato di aver fornito un costante contributo all’associazione recandosi ai colloqui in carcere con il cognato, Carmelo Bellocco cl.’56, reggente dell’omonimo clan mafioso, aggiornandolo sugli avvenimenti più rilevanti e ricevendo le direttive da impartire agli affiliati alla cosca.
Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo le risultanze delle indagini patrimoniali, ha disposto la confisca dei seguenti beni:
- 1 impresa individuale “Omnia Calcestruzzi di D’Agostino Vincenzo” con sede in Rosarno (RC);
- 1 appezzamento di terreno dell’estensione di 3.000mq sito in Rosarno (RC);
- 2 polizze assicurative.
Con lo stesso provvedimento la stessa autorità giudiziaria ha applicato a Vincenzo D’Agostino la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 3 anni. Il valore dei beni confiscati ammonta a 400.000,00 euro.