Gent.mo Presidente Mario Oliverio,
sono Giuseppe Ascolese, un “emigrante al Sud” cosa rara in Calabria, infatti vengo dalla provincia di Salerno, e dopo aver girato l’Italia per lavoro (Valle d’Aosta, Sardegna, Piemonte, Lombardia, ecc. ecc) sono approdato in… Calabria !
Ho avuto il piacere di conoscerLa personalmente l’anno scorso, in occasione della Conferenza per la presentazione dei “MONDIALI DI KITESURF A GIZZERIA (CZ)”, e se ricorda, io avevo preparato, per l’occasione , l’annullo filatelico speciale.
Abito in Calabria dal 1993, con la mia famiglia, e… la Calabria mi ha preso il… cuore, e, con mia moglie, abbiamo deciso di restare qui.
Lo so, dirà qualcuno, o forse lo penserà, che siamo matti, e forse è vero, ma la Calabria, è veramente bella, anche se di cose belle, in giro per l’Italia ne abbiamo viste!
La bellezza però non mi ottenebra il cervello, e qui cominciano le dolenti note…
Fin dall’inizio la Calabria mi è sembrata “…una bella tavola , imbandita, senza posate…” (questa frase l’ho creata io, diffidate dalle imitazioni…!)
C’è tutto, storia, natura, arte, bellezza, ecc, ecc, ma non si riesce, per tante ragioni, o, come diceva il buon Pirandello, per una, nessuna o centomila motivazioni, a far partire , decollare, valorizzare questa bella regione, che fra i tanti primati che vanta, a me, sembra, che annoveri anche quello, tristissimo, di non essere amata abbastanza dai suoi… figli legittimi, anzi, sembra quasi che i “figliastri” , i cosiddetti “forestieri” la amino di più…!
Alcuni anni fa ho ascoltato una intervista in una televisione locale del Direttore del Porto di Sibari, un torinese, che alla ironica domanda di come si trovasse in Calabria, rispose”… ad un mio amico torinese, che mi chiedeva come mi trovavo tra i “terroni”, ho risposto semplicemente che quando noi ( i nordici, i …barbari”) andavamo ancora a caccia con le frecce, Pitagora, passeggiava per le strade di Crotone…!”.
Una scena abbagliante per il suo splendore, una città ricca, opulenta, che permetteva l’ozio, inteso filosoficamente, urbanizzata e collegata ottimamente alle altre colonie greche, ed oggi alle ottime strade greche, seguite da quelle dei romani, si contrappongono la Salerno-Reggio Calabria e la 106, cosa dire … ironicamente, si può affermare che la Calabria è uno dei rari casi di involuzione culturale, da Pitagora, ad oggi…
Infine, per i Romani, definire il culmine della lussuria a della agiatezza, bastava far riferimento a… Sibari!
Una terra che porta inciso anche nel DNA il passaggio della storia, basta vedere la pelle chiara e la statura alta del lato tirreno, in sintonia con la presenza dei Normanni, che erano vichinghi, testimoniata dai loro castelli a Lamezia, Vibo , la loro capitale a Mileto, e la statura bassa, la pelle scura e i capelli crespi del lato ionico, tipico di popolazioni greche e, correttamente, gli storici chiamavano anticamente questa bella terra “Le Calabrie ”, accennando solamente alla presenza dei padri basiliani ed ortodossi nel reggino e nel cosentino, ma si potrebbero scrivere intere biblioteche sulla storia della Calabria, e mi fa rabbia che la storia della Calabria sia una passione per me, che non sono calabrese, e desti tanta meraviglia per gli “autoctoni”, basti solo accennare allo stupore di miei amici quando gli ho resi partecipi di alcune frazioni nel vibonese che si chiamano “Calimera” che non è altro che “buonasera” in greco, a conferma della tradizione plurimillenaria dell’ospitalità meridionale…!
Quello che però volevo accennarle, scusandomi del preambolo un po’ lungo, è la sensazione di estrema tristezza, impotenza e rabbia che mi ha riempito sabato 6 agosto u.s., all’Area di Servizio di Frascineto, a Castrovillari, sulla beneamata Autostrada SA-RC. Verso le 16 del pomeriggio, tornando da Roma, dove ho effettuato una visita medica, mi sono fermato
per una breve sosta.
Ad occhio, c’erano circa 300 machine parcheggiate, e la cosa mi ha attirato subito l’attenzione, è vedere circa 40-50 persone, che, in fila , si avvicinavano al vetro dell’Ufficio Informazioni Turistiche, preannunciato anche dalla segnaletica in Autostrada!
Cosa dirle… vedere la gente che sbirciava tra i vetri, e commentava il materiale turistico esposto, e, impotente, chiedevano dove fosse possibile reperire informazioni. In breve, ho cercato di dare un po’ di risposte improvvisate, indirizzando i turisti che andavano sulla zona ionica, a visitare Gerace con la Cattedrale, Locri con gli scavi archeologici, Rossano, con il Santuario della Madonna Acheropita e con il Codex Purpureo, mentre per chi andava nel vibonese, oltre a Tropea, la località di Capo Vaticano, e la sempre bellissima, e trascurata Serra San Bruno, con la Certosa di Serra San Bruno, anche se ben consapevole che i turisti dei villaggi organizzati a Vibo Valentia vengono portati in pullman a… Taormina…!
E’ inutile dirle i ringraziamenti dei turisti, molti anche del Nord Italia, e, alla domanda “stupita” di un turista bresciano, del perché non fosse organizzato, proprio d’estate un servizio di informazioni turistiche, mi ha spinto a riflettere molto, prima di dare una risposta, prima a me stesso, e poi agli altri.
Mi creda , mi costa dirlo, ma, serenamente, obiettivamente, lucidamente, ritengo che la Calabria sia, in sostanza, poco amata dai….Calabresi! Non vedo altra risposta ed altra motivazione, se non questa…!
Mi metto nei panni di un turista che viene in Calabria, e meriterebbe già un premio per la viabilità della famosa SA-RC, salvata dalla Statale 18 Tirrenia Inferiore, fatta nel 1929 ed ancora “stampella “ importante per le numerose e periodiche chiusure ed interruzioni della Autostrada….
Mi raccontava un mio amico che, raggiunta Lamezia Terme, con la Freccia delle Ferrovie, o l’aereo, all’aeroporto di Lamezia, cominciava… il “Camel Trophy” del trasporto… arrivare a Catanzaro con un locomotore a nafta, da Catanzaro Lido a Soverato con mezzi ancora più….traballanti, e, scoprire a Soverato, che per muoversi, c’era il “ciuccio”… e concludeva… “la Calabria è bellisima, ma è difficile che io ci torni…!”.
Capisco gli orari degli uffici pubblici, il riposo settimanale, la difficoltà a reperire persone formate e, soprattutto appassionate….ma, serenamente…ha senso tenere un ufficio aperto tutto l’anno, e, ad agosto, quando veramente servirebbe aperto anche 24 su 24, tenerlo chiuso, tutti i pomeriggi, e per l’intera giornata di sabato, di domenica, proprio quando maggiore è l’afflusso dei turisti…sembra quasi, esplicitamente, dare un messaggio a questi “vacanzieri”… cari amici, che venite da lontano, ci fa piacere, ma, sostanzialmente, gradiremmo che voi non veniate in Calabria, a darci fastidio, confusione, ecc. ecc. e se anche portate soldi, meno restate, e meglio è!
L’ingresso della nostra Regione, sulla SA-RC, la nostra “porta di casa “dove potremmo qualificarci per accoglienza ed immagine positiva, risulta essere… una vetrina di un ufficio chiuso, che, invece di essere realmente al servizio dei turisti… il primo gradevole impatto, il biglietto da visita della Regione Calabria, trasmette, e ci riesce in pieno, serenamente, la sensazione di chi se ne “sbatte” in modo ironico, restando chiuso nell’unico periodo dell’anno, l’unico periodo veramente importante, turisticamente (sorvoliamo l’ipotesi di un turismo della terza età, o congressuale, che potrebbe positivamente interessare i periodi di primavera ed autunno, ma qui da noi, mancando in molti posti la programmazione estiva, lascia il tempo che trova…).
Questo ufficio potrebbe servire a svolgere, almeno in parte, il suo reale compito… dare informazioni ai turisti, accoglierli con gentilezza, con garbo, preparali alle “infinite” belle cose che stanno in Calabria, terra unica e particolare, in un Sud già bello, capace di dare sensazioni e ricordi bellissimi, ed ad invogliare a tornarci….!
Sorvolo di accennare poi alla situazione informativo-turistica della Stazione di Lamezia Centrale, e dell’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme….un quadro a dir poco “osceno”…!
E non mi interessa nemmeno la telenovela della “pubblicità con errori – orrori grammaticali” apparsa su riviste turistiche, perché, rispettando l’inchiesta che dovrebbe svelare l’efficacia dei reali controlli su queste “spese pseudo promozionali” che di promozionale hanno ben poco, se non addirittura ridicolizzare chi le ha autorizzate…!
Ai turisti bisogna dare, in termini di reali servizi, reali informazioni, non promettere “mare e monti” per poi fargli scoprire la mancanza di collegamento con centri bellissimi, come S. Giovanni in Fiore, Roccelletta di Borgia, o Serra San Bruno.
Ho avuto modo, per lavoro, di abitare in Valle d’Aosta, è vero, lì c’è l’autonomia speciale, ed ho scoperto che, nei vari castelli… Fenis, Saint Pierre, Sarre… tornandoci ultimamente, ho scoperto, oltre alla “solita” organizzazione… svizzera… una curiosa sorpresa… molti opuscoli, molti depliant e materiale turistico era stato preparato esclusivamente per i bambini, con tante pagine da colorare, ritagliare…
Ho chiesto ad una guida le ragioni di tale scelta, e la guida, in breve, mi ha spiegato che ormai la Valle d’Aosta sta cercando di incrementare la sua risorsa principale, il turismo, e il materiale preparato per i bambini, non era altro che un chiaro tentativo di “fidelizzare” i futuri turisti della Valle… un breve, un bambino che portava nel suo cuore la gioia della vacanza in Valle d’Aosta, sarebbe stato un turista fedele, e avrebbe sicuramente portato anche i suoi figli per far rivivere, anche a loro, la bella esperienza…!
Noi, giustamente, per quanto esposto prima, avendo redditi floridi, per tutto l’anno… cerchiamo di non dare troppe informazioni, cerchiamo di non mostrare troppa efficienza, o manifestare gradimento per la scelta dei turisti di venire da noi, cerchiamo quasi di distoglierli, di scoraggiarli, di “pelarli” con strane tariffe… cerchiamo in breve di non farli tornare più… in fin dei conti, la Calabria non ha bisogno dei turisti… come diceva il buon Otello Profazio… “Qua si campa d’aria! Si campa d’aria! Noi non abbiamo bisogno di niente!”.
Chiedo scusa per la passionalità, ma io sono un uomo del Sud e, con molto orgoglio, amo la Calabria!
Grazie e saluti.
Giuseppe Ascolese
Gentile signor Giuseppe, impossibile non condividere la sua lettera parola per parola, ha dimenticato solo che anni fa anche in Calabria fu avviato una sorta di progetto a lungo termine per tentare di “fidelizzare” i futuri turisti, per fortuna fallì… lo chiamavano “anonima sequestri”.
Fabio Papalia