Reggio Calabria. Il reggino Giuseppe Priolo è stato nominato Prefetto nella seduta del 29 aprile 2016 del Consiglio dei Ministri, provenendo dalla Prefettura di Milano, dove ha svolto, dal 10 settembre 2013, le funzioni di viceprefetto vicario ed in precedenza dagli Uffici centrali del Ministero dell’Interno, dove ha diretto dal 2011, l’Ufficio legislativo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco.
La scheda professionale di Priolo descrive dettagliatamente le attività, le funzioni esercitate ed i risultati raggiunti nel corso della carriera (58 gli Attestati, gli Elogi ed i riconoscimenti ufficiali) che si è esplicata, sia in sede centrale che periferica, con particolare riferimento, in quest’ultimo ambito, al contrasto alla criminalità organizzata ed alle sue infiltrazioni nella Pubblica Amministrazione.
Priolo, dopo aver operato per anni nella Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria, ha svolto numerosi accessi e ispezioni antimafia (15) che hanno portato a sanzionare e sciogliere Enti e Amministrazioni locali ed ha gestito direttamente, quale Commissario
straordinario, Comuni ad altissima densità mafiosa, quali San Luca, Rosarno, Bovalino, Melito Porto Salvo, Molochio, Caulonia, Rizziconi, nonché, nel 2005, l’Azienda Sanitaria Locale di Reggio Calabria, sciolta poi per infiltrazioni mafiose.
Dal 2004 al 2010 ha prestato servizio presso la Prefettura di Reggio Calabria, dove ha avuto modo di collaborare proficuamente con il compianto Prefetto Luigi De Sena, che gli ha affidato, tra l’altro, la responsabilità del Comitato per la Sicurezza e la Legalità con i Comuni della Locride, istituito dopo l’omicidio del vice presidente del Consiglio Regionale, Francesco Fortugno, e successivamente dell’analogo Comitato istituito con i Comuni dell’Area Metropolitana dello Stretto.
In ambito centrale, la sua attività ha assunto connotati specialistici e di approfondimento anche sotto il profilo tecnico–giuridico; infatti, dopo aver operato nel Settore delle Relazioni parlamentari dell’Ufficio Centrale legislativo del Ministero dell’Interno, dal 2011 ha diretto l’Ufficio legislativo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, dove ha predisposto numerosi atti normativi e regolamentari che hanno rinnovato e modernizzato, anche sotto il profilo ordinamentale, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
In tale periodo ha collaborato con il Prefetto Tronca, all’epoca Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, con il quale ha instaurato un efficace rapporto di collaborazione professionale. In tale ambito, ha predisposto la norma ed il connesso D.P.R. che hanno consentito di trasferire ai Vigili del Fuoco la flotta Canadair antincendio della Protezione Civile.
Da Vicario della Prefettura di Milano, dove ha instaurato una efficace e sinergica collaborazione anche con il Prefetto Marangoni, ha gestito un periodo intenso, caratterizzato da straordinari impegni e responsabilità, connessi agli eventi del Semestre Europeo, dell’ASEM, e soprattutto di
EXPO 2015, che hanno coinvolto direttamente la responsabilità della Prefettura, risultata punto di riferimento e di raccordo per gli Enti e le Istituzioni che interagiscono con essa. Ancor più recentemente, ha coordinato, da Vicario di Milano, le attività connesse all’emergenza terrorismo, a seguito degli attentati in Francia ed in Belgio e le attività di raccordo regionale relative all’emergenza immigrazione.
Nel novembre 2015 è stato nominato Commissario Straordinario dell’ASP di Reggio Calabria in relazione all’emergenza istituzionale che si era verificata in quell’Azienda a seguito dell’interdizione, disposta da parte dell’ANAC, del precedente Commissario, dr. Gioffré. La nomina a Prefetto di Trapani è intervenuta nella seduta del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 2016, a conclusione di un percorso professionale prodigo di riconoscimenti anche esterni al Ministero dell’Interno, come testimoniato dagli apprezzamenti formali di Enti locali e di altre Amministrazioni centrali e periferiche.
Negli anni dal 2004 al 2010 abbiamo avuto modo, per ragioni professionali, di seguire da vicino il lavoro del dottore Priolo, anche noi ne abbiamo apprezzato innanzitutto le straordinarie doti umane, l’estrema correttezza e la solida preparazione, a Pino Priolo formuliamo gli auguri più sinceri per la nomina a Prefetto certi che saprà interpretare al meglio anche il nuovo prestigioso compito cui è chiamato.
Fabio Papalia