Bova Marina (Reggio Calabria). Evidentemente le caprette hanno capito che al cimitero ci sono fiori freschi e hanno imparato la strada che porta al camposanto. Le capre che sabato scorso hanno pascolato liberamente al cimitero di Bova Marina, danneggiando anche ornamenti funebri, avevano fatto la stessa cosa anche lo scorso 18 aprile. Anche in quel caso il proprietario, A.Z. di 44 anni, era stato denunciato (all’epoca insieme al fratello) dai Carabinieri della locale Stazione, che avevano sequestrato 173 capi, per i reati di danneggiamento, introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui, deturpamento e imbrattamento di cose altrui, ricettazione, omessa custodia e malgoverno di animali.
Sabato scorso la scena si è ripetuta, stavolta protagoniste cinquanta capre incustodite, sempre di proprietà dello stesso A.Z., che ancora una volta si sono introdotte nel cimitero. I Carabinieri della Compagnia di Melito, diretta dal capitano Gianluca Piccione, hanno denunciato l’uomo per danneggiamento di cose destinate a pubblica utilità o reverenza ed introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo, su luoghi destinati a uso pubblico.
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