Roma. Nella corso della seduta di oggi, il Presidente della “VI Commissione Finanze” della Camera dei Deputati, On. Maurizio Bernardo, ha convocato il Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio Ferla, per essere ascoltato sul tema della “prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio”. Nella circostanza, Ferla ha sottolineato che il riciclaggio è un fenomeno complesso, per sua natura di portata transnazionale, le cui conseguenze si riverberano immediatamente sul fronte delle entrate, determinando una minore crescita per il Paese. A tal proposito l’ISTAT ha calcolato che sommando l’apporto diretto delle attività illegali e quello dell’indotto, l’effetto totale dell’inclusione dell’economia illegale nel sistema dei Conti Nazionali è apprezzabile in circa 15,5 miliardi di euro di valore aggiunto, con un’incidenza intorno all’1% sul prodotto interno lordo totale. Il condizionamento più significativo della criminalità organizzata, ha proseguito poi il Generale Ferla, consiste sia nel valore di quanto prodotto attraverso attività criminali, sia, con effetti di ben più lungo periodo, nel valore di quanto non prodotto a causa delle distorsioni generate dalla diffusione delle mafie. Un danno questo all’economia nazionale che riverbera i suoi effetti negativi sugli investimenti in generale e in particolare su quelli diretti dall’estero. Secondo il Direttore l’attuale sistema di prevenzione è sicuramente efficace, in quanto si basa su una chiara ripartizione delle competenze, che vede da un lato attori istituzionali chiamati ad un’analisi finanziaria dei dati forniti dai soggetti preposti alla segnalazione di operazioni sospette (U.I.F) e dall’altro la D.I.A. e la Guardia di Finanza impegnati nell’analisi investigativa delle risultanze da proporre all’attenzione dell’A.G., in primis della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Nel corso dell’audizione alla Commissione Finanze il Direttore della D.I.A., Nunzio Ferla, ha evidenziato l’impegno complessivo profuso dalla Direzione Investigativa Antimafia nella lotta al riciclaggio connesso alla criminalità organizzata. La D.I.A., nel periodo compreso tra il gennaio 2015 e l’agosto di quest’anno, ha trattato oltre 145 mila Segnalazioni di Operazioni Sospette pervenute dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia. Di queste, 1.737 sono state ritenute meritevoli di ulteriori approfondimenti e 923 sono state le segnalazioni trasmesse alla P.N.A.A., in quanto ritenute d’interesse investigativo. In futuro saranno ulteriormente perfezionate le attività finalizzate a favorire lo sfruttamento del patrimonio informativo rappresentato dalle segnalazioni di operazioni sospette, assicurando, al contempo, le più opportune forme di circolarità e raccordo tra le Forze di polizia e la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Il fenomeno del riciclaggio connesso alla criminalità organizzata è un problema che va affrontato su più piani, prosegue il Direttore Ferla nel corso dell’Audizione. Quello culturale e dell’“educazione finanziaria”, che dotando il cittadino dei giusti strumenti conoscitivi limita le spinte criminali, a beneficio di una corretta e trasparente gestione delle operazioni finanziarie; quello preventivo e repressivo, che vede la D.I.A. impegnata in prima linea, potendo appunto contare su un modello investigativo elastico basato sulla lungimirante intuizione di valorosi magistrati come Giovanni Falcone. Per quanto riguarda i risultati operativi, Ferla ha sottolineato che la D.I.A., nel periodo compreso tra il gennaio 2015 e l’agosto di quest’anno, ha effettuato sequestri preventivi per un valore superiore ai 2,9 miliardi di euro e confische di beni per oltre 1,3 miliardi di euro. Il Direttore della D.I.A. si è soffermato sull’importanza di consolidare, nella lotta al riciclaggio connesso alla criminalità organizzata, le sinergie istituzionali, nell’ottica di valorizzare ulteriormente il patrimonio informativo rappresentato dalle segnalazioni di operazioni sospette. È stato richiamato il Protocollo operativo firmato il 26 maggio 2015, tra la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e la Direzione Investigativa Antimafia. La procedura di raccordo info-investigativo tra la D.I.A. e la D.N.A., connessa all’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette, ha consentito di innescare diverse indagini antiriciclaggio, avvalorando, contestualmente, elementi per nuove investigazioni giudiziarie. Nell’ambito dell’attività giudiziaria, finalizzata alla repressione di attività illecite in materia di riciclaggio connesso con la criminalità organizzata, sono stati sequestrati dalla D.I.A., nel periodo compreso tra il gennaio 2015 e l’agosto di quest’anno, beni per un valore stimato di oltre 100 milioni di euro.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more