Mare Sicuro 2016. Il bilancio dell’estate

Reggio Calabria. Il 18 settembre scorso si è conclusa l’operazione “Mare sicuro 2016”. La campagna si è svolta secondo le direttive impartite dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comando generale delle Capitanerie di Porto. L’obiettivo prefissato è stato quello di garantire la sicurezza della balneazione e della navigazione al fine di assicurare il sereno e sicuro svolgimento della stagione balneare. Parimenti, è stata garantita la vigilanza sull’ambiente marino-costiero ed in particolare sulle sue risorse ittiche. I dati finali dell’operazione evidenziano il pieno raggiungimento di tali obiettivi, grazie alla capillare ed efficace campagna informativa posta in essere nei mesi antecedenti l’operazione e al sistema di controlli operato lungo le coste della Calabria e della Basilicata tirrenica. L’attività, è stata suddivisa in due fasi: una preparatoria ed una esecutiva. Durante la fase preparatoria sono state realizzate, in collaborazione con le amministrazioni provinciali e comunali, iniziative di sensibilizzazione sul corretto uso delle spiagge e degli specchi acquei a favore dell’imprenditoria di settore e dei cittadini. La pianificazione dell’attività estiva è stata operata attraverso il dialogo ed il confronto con i rappresentanti del comparto balneare e della nautica da diporto regionale (SIB, FIBA e ASSOBALNEARI – F.I.M., F.I.V., Lega Navale e Circoli nautici), con i quali si sono svolti una serie di incontri, al fine di valutarne proposte e osservazioni da adottare durante la stagione 2016. Per diffondere tra i più giovani le regole sulla fruizione corretta e responsabile del mare sono stati organizzati, con la collaborazione degli uffici scolastici provinciali, cicli di conferenze nei confronti di circa 12.500 studenti delle scuole primarie e secondarie della regione. La fase esecutiva/operativa, ha visto l’impiego di 39 mezzi navali e circa 250 militari, nonché ricognizioni svolte con gli aerei ATR 42 e Piaggio P166 e con gli elicotteri AB 412 e AW 139, al fine di rafforzare ulteriormente il controllo lungo le coste.
L’attività di vigilanza si è svolta col metodo “mare/terra” basato sul coordinamento di unità navali e pattuglie terrestri che consente più efficaci e rapidi interventi per fronteggiare le emergenze in mare e l’ottimizzazione delle risorse disponibili. Riguardo i controlli sulle unità da diporto è proseguita la campagna “Bollino blu”, iniziativa del sig. Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti finalizzata ad ottimizzare i controlli in mare ed evitare duplicazioni tra le forze di polizia. All’atto del primo controllo ciascuna forza di polizia operante in mare ha rilasciato all’imbarcazione verificata un bollino blu in modo tale da esporlo sullo scafo per attestare che i controlli di sicurezza sono stati già svolti con esito positivo. Nel corso della stagione sono stati rilasciati 456 “bollini blu” con un riscontro positivo dall’utenza diportistica che da tempo chiedeva l’adozione di strumenti che evitassero duplicazioni dei controlli in mare. Tale strumento ha, inoltre, consentito di ottimizzare ed economizzare l’attività delle forze di polizia delle forze di polizia in modo che il numero finale di verifiche eseguite, sia pur in lieve calo rispetto alle scorse stagioni, avesse numeri rilevanti in funzione del reale traffico diportistico regionale.
L’analisi dei risultati evidenzia un trend in linea con gli anni precedenti. Le sanzioni amministrative elevate evidenziano un leggero aumento del fenomeno della navigazione e della sosta sotto costa di unità da diporto, concreto pregiudizio alla sicurezza della balneazione. In questo ambito sono state elevate 139 sanzioni amministrative, 38 in più rispetto il 2015. Risultano invece in calo gli illeciti perpetuati a danno delle risorse ittiche (30 sanzioni in meno rispetto il 2015), nonostante permangano criticità sulla pesca abusiva del tonno rosso e del novellame e sull’utilizzo di attrezzi non consenti da parte dei pescatori sportivi. In caso di bagnanti o imbarcazioni in difficoltà è stato immediatamente attivato il dispositivo di soccorso costituito dai mezzi già in servizio di vigilanza per l’Operazione Mare Sicuro che dalle motovedette destinate esclusivamente alla ricerca e soccorso, pronti a muovere in pochi minuti. In totale sono stati effettuati 54 soccorsi recuperando circa 120 persone in mare; le verifiche di sicurezza della navigazione hanno riguardato le unità da passeggeri e ro-ro, le attività di imbarco/sbarco passeggeri, veicoli o carri ferroviari da unità in servizio di linea, nonché la circolazione pedonale e veicolare negli ambiti portuali della zona marittima, con particolare attenzione alle unità passeggeri che nel periodo estivo effettuano mini crociere;
Con riguardo ai controlli lungo le spiagge, sono state eseguite 5307 verifiche presso gli stabilimenti balneari (circa il 15% in più rispetto all’anno precedente) volti ad accertare l’efficienza delle strutture sotto il profilo della sicurezza del bagnante. L’ormai collaudato sistema dell’autoverifica e il costante confronto e sostegno ai balneari fa registrare un buon livello dei lidi calabresi da tempo indirizzati su un percorso volto alla costante elevazione degli standard qualitativi delle strutture balneari ove l’offerta di sicurezza costituisce elemento fondamentale che qualifica tutti i servizi offerti all’utenza; Gli stessi stabilimenti balneari sono stati sottoposti a controllo, nell’ambito del Piano nazionale “Focus ‘ndrangheta”: a seguito di tali attività di controllo si è giunti al sequestro di alcuni stabilimenti balneari e campi boa, che esercitavano l’attività in assenza o in difformità dal titolo concessorio; Tra gli obiettivi principali dell’operazione la tutela dell’ambiente marino e costiero e la qualità delle acque di balneazione. In tale ambito si è confermata la criticità costituita dagli scarichi fognari causati dall’inefficiente sistema depurativo. È pertanto proseguita anche nel periodo estivo la costante attività di controllo, svolta per tutto l’arco annuale, su depuratori e rete fognaria. Ad oggi risultano posti sotto sequestro 57 depuratori comunali (di cui 21 sequestrati nel 2016) il cui cattivo funzionamento, comportava sversamento dei reflui fognari direttamente nel corpo idrico. Oltre all’attività sul comparto turisto-balneare, l’estate è stata caratterizzata dall’attività connessa ai flussi migratori che ha fortemente impegnato i Comandi della Guardia costiera del versante Jonico della Calabria e in particolare Crotone, Roccella Jonica e Reggio Calabria, in linea rispetto lo scorso anno. I numeri evidenziano una vera emergenza in tale campo: dall’inizio dell’anno sono stati 53 gli arrivi di navi della Marina Militare o di navi mercantili che hanno tratto in salvo un totale di 21925. Di questi ben 7987 sono stati i migranti salvati da personale e mezzi navali della Direzione marittima di Reggio Calabria durante 21 soccorsi.

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