Reggio Calabria. Il settore turistico può trainare in tutta Italia, e anche a Reggio Calabria. In aumento, a riprova di ciò, anche i master e corsi postlaurea in turismo che formano laureati triennali o magistrali con specializzazione nei settori legati al turismo e alla valorizzazione delle bellezze artistiche, architettoniche e culturali. Sono molti infatti, oggi, i ragazzi e le ragazze che aspirano a una carriera in ambito turistico e che scelgono quindi un percorso di perfezionamento legato magari a enogastronomia, ospitalità, divertimento, vacanze, viaggi, oppure che vogliano ambire ad una professione in ambito comunicazione, marketing o management delle imprese turistiche.
Alla Fiera camper di Parma, settembre 2017, (manifestazione internazionale), tra i premiati al turismo per mezzo del camper, un turismo già ampiamente organizzato al nord Europa e sufficientemente pianificato al nord Italia, che bussa prepotentemente alle nostre porte, c’è stata anche una targa per il Reghion Camper Club. Associazione turistica prettamente reggina.
Un turismo consapevole e coinvolgente, in cui, come ci riferisce il prof. Antonio Cuoco presidente del Reghion camper club, tutti i componenti di camper o dei camper hanno un ruolo o lo pretendono. Dove nemmeno i più piccoli sono disposti a farsi trasportare da genitori girovaghi o da programmi improvvisati, tutti diventano consapevoli, consultano cartine geografiche, usano smartphone per ricerche, orari di visita, mappe, pernottamenti, rifornimenti, traduzioni linguistiche e foto varie. Scompare inesorabilmente, la differenza tra grande e piccolo nel constatare il comune impegno nelle piccole faccende giornaliere come nelle difficoltose ricerche per internet. Una febbre creativa portata dal virus del turismo fai da te, alias idee, risorse economiche, interessi culturali, religiosi o d’evasione e quant’altro.
L’auspicio è che i settori turistici, la politica, le imprese, sponsorizzino in qualche modo i club camperistici cittadini, al fine di ampliare l’offerta turistica della nostra città, non sottovalutando l’incremento di posti di lavoro e quindi il futuro dei nostri giovani.