Sbarco migranti. Sette imbarcazioni in sei ore, dalla Libia partenze combinate

Reggio Calabria. Sono trascorsi due giorni da quando la nave “Bourbon Argos” di Medici Senza Frontiere ha lasciato le acque internazionali, al largo di Sabrata, per fare rotta verso l’Italia. Questa mattina infatti è giunta al porto di Reggio Calabria con a bordo 814 persone (di cui 716 uomini, 81 donne e 17 minori), tra queste c’erano anche bambini non accompagnati di poco più di 10 anni che hanno affrontato da soli il viaggio che li ha portati fino alle coste libiche. Ci sono stati vari casi di ustioni da combustibile (ustioni causate dal contatto dell’idrocarburo con l’acqua) ma anche un minore del Gambia, ha dichiarato di avere 16 anni, che ha riportato una ferita d’arma da fuoco alla gamba sinistra che si è procurato in Libia, ed una famiglia che ha perso il bambino in Libia poco prima di imbarcarsi sul gommone per l’Italia.
Le 814 persone giunte oggi al porto sono il risultato di sette diversi interventi di soccorso (sei gommoni e una barca in legno) ed un trasbordo di 12 persone da una nave militare. Tuttavia il dato rilevante è quello delle tempistiche di salvataggio, infatti in appena 6 ore (dalle 08:00 alle 14:00 circa) la nave di Medici Senza Frontiere ha effettuato sette interventi, chiaro segno che ormai, le organizzazioni criminali libiche che gestiscono questi viaggi della speranza, pianificano anche delle partenze combinate. La presenza contemporanea di un elevato numero di imbarcazioni facilita l’avvistamento e permette di aumentare le possibilità di soccorso da parte delle navi europee. Le tragedie del mare probabilmente hanno portato a un cambiamento di strategia da parte delle organizzazioni criminali poiché, evidentemente, le morti non alimentano i loro affari.

Gianluca Chininea

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