Reggio Calabria. Le organizzazioni sindacali, CISL FP – CSA Regione Autonomie Locali – SUL – DICCAP/SULPM nonché la maggioranza delle RSU, a seguito del mandato ricevuto all’unanimità durante la partecipata Assemblea del Personale del Settore Polizia Municipale del Comune di Reggio Calabria, tenutasi ieri, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale della Polizia Municipale, ai sensi dell’art. 2 comma 2 della L. 146/1990.
I sindacati ricordano che: durante l’assemblea è emersa la forte esigenza di porre in essere un’immediata mobilitazione che evidenzi la gravissima situazione che si registra ormai da quasi quattro mesi al Comando di PM a causa dell’incomprensibile comportamento adottato dall’attuale Dirigente.
Lo stato di agitazione verte sui seguenti aspetti:
- 1 licenziamento disciplinare (applicazione riforma Madia)
- cica 120 contestazioni di addebito, di varia natura
- circa 15 dipendenti sospesi dal servizio
- trattenute indebite effettuate sullo stipendio dei lavoratori
- numerose denunce alla Procura della Repubblica per fatti potenzialmente pretestuosi
I sindacati lamentano gli innumerevoli tentativi vani che le RSU e le organizzazioni sindacali hanno cercato di esperire con l’Amministrazione Comunale, da ultimo con richiesta avanzata al sindaco in data 25.10.2016, con sottoscrizione della maggioranza della RSU, che a tutt’oggi non ha avuto alcun riscontro, dato che lo stato d’animo che pervade gli operatori della Polizia Municipale ha raggiunto livelli preoccupanti, ricordando peraltro le delicate funzioni che essi sono tenuti a svolgere quotidianamente. I sindacati pertanto richiedono al Prefetto, a norma della legge n. 146/90 e s.m.i. e delle norme contrattuali di comparto in materia, la convocazione delle Parti per esperire la procedura di raffreddamento dei conflitti, al fine di ristabilire condizioni lavorative accettabili e di instaurare un necessario clima di distensione all’interno del Comando di polizia municipale. In ottemperanza del combinato disposto dalla legge 146/90 e della legge 83/2000, esperito il tentativo di conciliazione ovvero decorso inutilmente il tempo indicato dalla normativa contrattuale, i sindacati potranno provvedere, per tutta la validità del presente atto, alla proclamazione delle iniziative ritenute necessarie.