Roma. “Ancora una volta, il Movimento 5 Stelle adotta la logica del ‘due pesi e due misure'”. Così, in una nota, Francesco Molinari, senatore dell’Italia dei Valori, capogruppo in commissione Antimafia. “Oggi sui giornali – sottolinea – campeggia la foto di Luigi di Maio abbracciato a Salvatore Vassallo, fratello del boss pentito Gaetano, a sua volta sotto processo per disastro ambientale, con l’accusa di aver avvelenato il territorio della Terra dei fuochi. Di Maio si difende sostenendo che non conosceva i proprietari del ristorante dove è stata scattata la foto e che tale scatto non può intaccare anni di battaglie. Evidentemente lo stesso ragionamento non è stato applicato nel caso di Fernanda Rombolà, esclusa dalle liste M5S e ‘crocefissa’ dal Movimento ai tempi delle elezioni regionali in Calabria per il solo fatto di aver fatto parte dello stesso meetup di Giovanni Pantano, consigliere comunale eletto in una lista civica, iscritto al portale del movimento di Beppe Grillo e arrestato nell’ambito di un’operazione dalla Dda di Reggio Calabria. L’odierna vicenda che coinvolge Di Maio conferma quanto il Movimento 5 stelle sia doppiopesista e ipocrita”.
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