Operazione Mala Sanitas: revocati gli arresti domiciliari all’ex primario Pasquale Vadalà

di Fabio Papalia

Reggio Calabria. Il Tribunale di Reggio Calabria, presidente Domenico Armaleo e giudici Stefania Rachele e Arianna Raffa, in parziale accoglimento dell’istanza di revoca delle misure cautelari, presentata dai difensori del dottore Pasquale Vadalà, gli avvocati Patrizia Morello del Foro di Reggio Calabria e Francesco Gambardella del Foro di Lamezia Terme, ha ordinato la sua liberazione, sostituendo gli arresti domiciliari con il divieto di svolgimento della professione medica per la durata di un anno. Vadalà è stato arrestato nell’ambito dell’operazione Mala Sanitas, condotta dal Gico della Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria sul presunto sistema di copertura di errori medici attraverso la falsificazione di cartelle cliniche. L’indagine aveva portato nell’aprile scorso all’emissione di misure cautelari e interdittive a carico di 11 sanitari operanti o già in servizio presso i reparti di Ostetricia e Ginecologia, di Neonatologia e di Anestesia del Presidio ospedaliero “Bianchi-Melacrino-Morelli”.
I legali di Vadalà, rinviato a giudizio quale dirigente medico di II livello, ex primario responsabile dell’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia fino al 01/10/2014, argomentando sull’attuale mancanza delle esigenze cautelari avevano chiesto la revoca della misura cautelare o in subordine la sostituzione con una misura meno afflittiva. Vadalà, quindi, potrà presentarsi all’udienza del 29 novembre in stato di libertà.

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