Reggio Calabria. Dal 2 gennaio la Polizia Municipale di Reggio Calabria non ha più un responsabile. E’ quindi ovvio porci delle domande sul perché da oltre 4 anni, dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’amministrazione comunale, persiste tale situazione quando la soluzione appare a portata di mano e a costo zero, rincorrendo invece soluzioni spesso fantasiose e in palese contrasto con le norme di legge e la giurisprudenza del Consiglio di Stato: la Polizia Municipale deve essere diretta da un dirigente che abbia lo status di appartenente al Corpo di Polizia Municipale (Consiglio di Stato n. 04605 del 27 agosto 2012)
In ogni amministrazione pubblica e per di più in una struttura di polizia il cui principio base dell’organizzazione è la gerarchia, quando manca il vertice la persona più alta in grado assume temporaneamente e senza costi la reggenza. Meglio ancora se tale figura è prevista dall’organigramma dell’Ente di appartenenza come “Vice”.
Il dizionario della lingua italiana alla parola “Vice” specifica: parola di origine latina che premesso a nomi di carica o ufficio indica la persona che fa le veci del titolare o che è di grado immediatamente inferiore.
Nel Corpo della Polizia Municipale di Reggio Calabria tale figura esiste perché prevista dall’organigramma dell’Ente, risponde ad una categoria giuridica (D3) diversa da quella degli altri Ufficiali (D1) ed è coperta per esito di concorso pubblico dal Dott. Luigi Nigero che peraltro ha tutti i requisiti professionali e accademici utili alla copertura in astratto anche del posto di dirigente. Il concetto di “Vicario” quindi presuppone che in mancanza del dirigente, tale figura lo sostituisca in toto, peraltro con nulla a pretendere in termini economici: Tale attività vicariale, essendo compresa tra quelle immediatamente esigibili al titolare della posizione funzionale inferiore e, rientrando, per legge, tra i suoi compiti come attribuzione propria della qualifica rivestita, non può dar luogo ad alcuna variazione alla categoria giuridica di appartenenza e al trattamento economico. Quindi soluzione a zero costi.
A questo punto ci si chiede il motivo per cui l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria non proceda in tal senso, lasciando il Corpo della Polizia Municipale con un grave vuoto di potere decisionale: in questa fase chi firma le licenze del personale? E le determine di settore? Chi coordina unitariamente le attività operative? Ci pare che ci sia una sola risposta: potrebbero esserci motivi di avversione personale nei confronti del Dott. Nigero, persona peraltro da tutti riconosciuta come ligia al rispetto delle leggi e delle regole e con un bagaglio di esperienza di 28 anni di servizio? O vi è un soggetto terzo che ha forte influenza sugli Organi di Governo che, avendo delle ambizioni personali, non gradisce la soluzione legittima senza aggravio economico alle già sofferenti casse comunali?
Invitiamo pertanto con fermezza l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, nell’attesa dell’individuazione di un dirigente ex art.145 TUEL che abbia i requisiti di legge, di incaricare della reggenza del Corpo il Vice Comandante, secondo le norme stabiliti dal vigente Regolamento degli Uffici e Servizi del Comune di Reggio Calabria.
Aspettiamo immediate risposte: il Corpo non può essere lasciato senza vertice.
Per la Segreteria Provinciale Uil-FPL
Franco Criaco