Processo Ada. In Appello 5 assoluzioni e tanti sconti per effetto della prescrizione

Reggio Calabria Aula bunker

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Reggio Calabria. La Corte d’Appello di Reggio Calabria stasera in aula bunker ha letto il dispositivo della sentenza del processo scaturito dall’operazione Ada. Finisce così il processo d’appello per gli imputati che hanno scelto di essere giudicati col rito abbreviato, che si è concluso nel gennaio del 2015 con 55 condanne, 34 assoluzioni e e una sentenza di non doversi procedere per morte dell’imputato. Il processo è nato dall’operazione Ada, condotta nel febbraio 2013 dai Carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che scaturì con l’arresto di 65 persone, alcune delle quali accusate quali presunti appartenenti o contigui alla ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata cosca “Iamonte”, operante a Melito di Porto Salvo e territori limitrofi. In particolare dalle indagini è emerso che il comprensorio del comune di Melito di Porto Salvo era interamente sotto il controllo asfittico della cosca Iamonte che, unitamente alla cosca Paviglianiti – egemone in San Lorenzo e Bagaladi – si è posta come una tra le più consolidate ed importanti organizzazioni criminali della fascia ionica della provincia reggina.
Queste le decisioni dei giudici d’appello:

La Corte, inoltre, ha revocato nei confronti di Remingo Iamonte l’interdizione dai pubblici uffici, ed ha ridotto a 2 anni la durata della misura di sicurezza della libertà vigilata nei confronti di Giovanni Tripodi cl. 71. Confermata nel resto la sentenza.

Fabio Papalia

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