Reggio Calabria. E’ di poche settimane fa, esattamente dell’otto gennaio, l’ultima nota con cui la FP CGIL denunciava la gravissima situazione di stallo in cui versava il Corpo della Polizia Municipale di Reggio Calabria, per l’ennesima volta senza una guida che ne garantisse il funzionamento e la continuità anche nei più semplici atti amministrativi. In quella sede e nelle settimane successive, anche con contatti diretti con vari livelli di responsabilità dell’Amministrazione comunale, abbiamo rappresentato ancora una volta, nelle more della nomina di un Comandante del Corpo, la necessità di pervenire in tempi ristrettissimi all’approvazione del nuovo Regolamento, nella convinzione che il sistema di regole in esso contenute avrebbe consentito, senza ombra di dubbio, il governo, la funzionalità e l’efficacia dei servizi demandati al Corpo di Polizia Municipale del Comune di Reggio Calabria. Constatiamo, con grande amarezza e preoccupazione, invece, la pervicacia con cui l’Amministrazione comunale, senza soluzione di continuità, continua a relegare il Corpo ad una condizione che solo eufemisticamente definiamo precaria, con evidenti conseguenze sia nei confronti del personale che verso la collettività, la cui percezione del servizio reso risulta, drammaticamente, ai minimi storici. Senza contare i palesi rilievi di illegittimità che si profilano rispetto alla nomina della Dr.ssa Spanò, ennesimo Dirigente cui è stato affidato l’incarico “temporaneo” di reggenza del Corpo, stessi rilievi di legittimità già riscontrati per altre nomine. Peraltro, al riguardo, è necessario sottolineare come la storia degli ultimi anni ci abbia reso spettatori di una sorta di “legittimità a geometria variabile” delle nomine, sostenuta o ostacolata proprio da parte di quei soggetti che da questa situazione di mancato governo hanno ricavato “vantaggi”, a discapito del Corpo stesso e della generalità dei lavoratori.
Siamo convinti che anche l’incontro programmato ieri con l’Assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Urbana, che non si è tenuto per impegni imprevisti del Dr. Zimbalatti, non avrebbe dal nostro punto di vista prodotto risultati significativi rispetto le problematiche in essere. L’incontro non si è tenuto e non si terrà, poiché, anche se non è nostra abitudine sottrarci al confronto ed anzi fa parte del nostro mestiere la ricerca continua del dialogo, tutto ha un limite. Come nella fattispecie, quando la misura è colma ed il dialogo si trasforma in qualcos’altro: un esercizio sterile e fine a se stesso. Per quanto l’Assessore sia di recente insediamento, riteniamo sia giunto il tempo che le parole lascino spazio ai fatti: a partire dall’approdo in Consiglio Comunale del nuovo Regolamento, deliberato in Commissione ben più di un anno fa e che necessiterebbe soltanto della volontà politica della definitiva approvazione. Siamo preoccupati per i lavoratori e per un città, metropolitana ci dicono, che fa fatica ad intravedere una speranza per il futuro, quella speranza che ogni giorno cerca di emergere e che invece inesorabilmente si infrange, ad esempio, contro un controllo del territorio comunale che non c’è: dalla viabilità, all’occupazione abusiva degli spazi pubblici, per finire all’edilizia. Non solo non ci rassegniamo a questo stato di cose, non possiamo e non vogliamo diventarne complici. Per questo, per l’ennesima ma non l’ultima volta, chiediamo con forza che l’Amministrazione comunale, con il contributo di chi come noi è pronto a sostenerlo, costruisca un sistema di regole certe, che invece, per ragioni che non comprendiamo o che ci rifiutiamo di voler comprendere, non riesce ad andare oltre le mere enunciazioni.
FP CGIL Reggio Cal. – Locri