Salvato ad agosto da due agenti di Polizia, oggi ha potuto riabbracciare i suoi angeli custodi

Reggio Calabria. La mattina dello scorso 18 agosto, Luciano Fida, 38 anni, da San Giorgio Morgeto in auto vuole recarsi a Polistena ma giunto presso la circonvallazione viene colto da malore e riesce a rallentare ed a fermarsi contro un guardrail. Sul posto giunge il personale del Commissariato di P.S. di Palmi, impegnato quella mattina in un servizio relativo al Focus ‘ndrangheta nella zona di Polistena. Gli agenti trovano l’uomo accasciato al posto guida dell’auto con grave insufficienza respiratoria. Praticano le manovre di primo soccorso, il massaggio cardiaco e le manovre di ventilazione. Attesa la gravità della situazione, decidono di non attendere ulteriormente i soccorsi quindi, uno di loro si pone alla guida dell’auto con il Fida a bordo e l’altro, alla guida dell’autovettura di servizio a sirene spiegate, si dirigono verso l’Ospedale di Polistena dove i medici accertano che l’uomo era interessato da una patologia cardiaca. Gli agenti, dopo aver rintracciato la moglie della vittima, informandola di quanto accaduto, riprendono il loro regolare servizio. Il Fida apprende solo dopo, dalla moglie, quanto è accaduto quella mattina del 18 agosto e vuole conoscere e stringere la mano agli agenti della Polizia di Stato che gli hanno salvato la vita. Oggi, il Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi ha incontrato, alla presenza dei giornalisti, Luciano Fida, con la moglie Lidia che hanno ringraziato personalmente gli autori del soccorso, l’assistente capo della Polizia di Stato Nicola Polimeni e l’agente della Polizia di Stato Danilo Li Vecchi, dipendenti del Commissariato di Palmi diretto dal commissario capo Francesco Muraca. (maggiori dettagli sul Quotidiano del Sud domani in edicola)

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