Reggio Calabria. Fra gli arrestati dell’Operazione “Recherche” figura Rocco Pesce, figlio di Marcello Pesce, componente del primo livello della filiera di comunicazione con il latitante. Secondo l’accusa era Rocco Pesce che, seguendo le direttive del padre, si occupava del controllo e del coordinamento delle attività delittuose, teneva i rapporti con gli altri affiliati e con gli esponenti di vertice di altre cosche, gestiva alcune aziende agricole, un centro scommesse intestati a prestanomi e un fiorente traffico di sostanze stupefacenti.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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