‘Ndrangheta. Operazione Recherche: la cosca Pesce gestiva in regime di monopolio il trasporto merci su gomma per conto terzi

Volante Questura Reggio Calabria

Una Volante sosta davanti alla Questura di Reggio Calabria

Reggio Calabria. L’indagine svolta dagli investigatori della Polizia di Stato attraverso molteplici intercettazioni telefoniche, ambientali, telematiche e di videosorveglianza – congiuntamente alle tradizionali attività di riscontro sul territorio – ha consentito di far luce sulle condotte criminali poste in essere dal gruppo facente capo a Marcello Pesce e, più in generale, all’intera cosca, con particolare riferimento al monopolio forzoso del settore del trasporto merci su gomma di prodotti ortofrutticoli per conto terzi, alle intestazioni fittizie di beni ed al traffico degli stupefacenti. L’attivismo criminale della cosca si era allargato soprattutto alle attività di illecita mediazione nel settore del trasporto merce per conto terzi, storicamente di competenza dell’articolazione della cosca Pesce facente capo al presunto boss Marcello Pesce. Centrale in tutti questi ambiti era anche la figura di Filippo Scordino – presunto luogotenente di  Marcello Pesce e persona di estrema fiducia del figlio Rocco – che è risultato il principale gestore della c.d. “Agenzia di Rosarno”, ovvero l’agenzia di mediazione del trasporto merci su gomma attraverso la quale il settore era monopolizzato da Marcello Pesce. Il monopolio del trasporto di prodotti ortofrutticoli su gomma per conto terzi era gestito dal gruppo facente capo al presunto boss latitante Marcello Pesce, attraverso alcune società fittiziamente intestate a prestanomi.

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