Oggigiorno Il gioco d’azzardo patologico – noto anche con la sigla GAP – sfortunatamente è qualcosa di assai comune: difatti, sono sempre di più le persone che si ritrovano a combattere con la ludopatia. Proprio in questi giorni il comune di Reggio Calabria ha organizzato un interessante incontro all’interno di un immobile confiscato ad un personaggio che aveva a che vedere con il gioco d’azzardo illegale.
L’incontro in questione è stato soprannominato “Non azzardiamoci a chiamarlo gioco” ed ha visto la moderazione del giornalista Federico Minniti. All’evento hanno partecipato pure il presidente del Centro Servizi al Volontariato reggino, Giuseppe Bognoni, la direttrice del Dipartimento delle dipendenze dell’Asp di Reggio Calabria Caterina De Stefano, il direttore della Caritas diocesana di Reggio Calabria-Bova Don Nino Pangallo, il presidente nazionale della Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche (Fict) Luciano Squillaci ed il sindaco della Città di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
Durante questo pomeriggio le persone coinvolte hanno parlato proprio di questo fenomeno che, oramai, sembra essersi imposto prepotentemente per il quale lo Stato non riesce a dare un riscontro concreto con la legge che è stata attuata ad oggi. Il presidente nazionale della Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche ha sottolineato che non è possibile combattere la lobby del gioco d’azzardo visto che ogni giorno siamo attirati da pubblicità e sponsor di case di gioco d’azzardo online, gratta e vinci, scommesse e tanto altro ancora. Bisogna però dire che il disturbo derivante dal gioco d’azzardo patologico è una vera e propria malattia e questa, difatti, è catalogata come un disturbo del controllo degli impulsi.
Le persone che si interessano troppo ai nuovi e migliori casinò online con bonus possono ritrovarsi a tu per tu con questa dipendenza comportamentale. Questa problematica, in un certo senso, può essere paragonata alla tossicodipendenza, visto che il giocatore dimostra giorno dopo giorno la costante dipendenza dal gioco attraverso una maggiore quantità di tempo speso davanti alle macchinette o al computer, una cifra maggiore di denaro investita e, ancora, il disinteresse dagli impegni e nei casi peggiori anche l’abbandono di un lavoro.
In questo modo, l’individuo non ha neppure più in mente la famiglia ed una vita al di fuori del gioco e finisce anche con il far indebitare non solo sé stesso, ma anche i familiari, magari chiedendo qua e là qualche prestito.
Oggigiorno, con l’avanzare delle tecnologie, il gioco d’azzardo è anche più facilmente individuabile: difatti, basta avere una connessione internet ed una carta di credito per iniziare ad appassionarsi a giochi come il poker, le slot machine, ma anche per delle semplici scommesse sportive fatte online. Giocare online, quindi, può essere estremamente pericoloso visto che anche chi soffre di solitudine può trovare un apparente sollievo nel trascorrere il proprio tempo così.
Purtroppo, poi, molta gente afflitta dalla povertà prova in qualche modo ad incrementare le proprie entrate dedicando qualche risparmio a giochi come i gratta e vinci, il lotto o le slot machine, credendo di poter ottenere qualche vantaggio, ma a lungo andare finisce solo per cadere in un circolo vizioso dal quale è molto difficile uscirne da soli!